MiC: Bilanci ’22 e ’23 di Cinecittà non corretti, lo stabilisce la due diligence

In seguito all'assemblea dei soci di Cinecittà, il Ministero della Cultura ha preso atto dell'effettiva condizione economico patrimoniale della società


Al termine dell’assemblea dei soci di Cinecittà SpA, tenutasi in data odierna, il Ministero della Cultura fa sapere in una nota che “in qualità di soggetto esercitante i diritti dell’azionista Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha preso atto dell’effettiva condizione economico patrimoniale della società. Diversamente da quanto rappresentato dalla precedente governance guidata dall’allora amministratore delegato Nicola Maccanico, i bilanci della società al 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2023 risultano soggetti a rilevanti rettifiche e devono ritenersi non corretti. Le risultanze sono frutto di una due diligence effettuata dalla società di revisione PricewaterhouseCooper (PWC) che ha avuto il compito di esaminare i conti della società su richiesta del nuovo Consiglio di amministrazione, guidato a partire dal 17 luglio 2024 dall’Amministratore delegato Manuela Cacciamani. Le rettifiche ammontano a 8 milioni di euro, con l’effetto di produrre un risultato negativo sia sull’esercizio 2022 che sull’esercizio 2023”.

In particolare, sottolinea il MiC, “il bilancio al 31 dicembre 2023, registra una perdita di 6,7 milioni di euro (che include la perdita maturata al 31.12.2022), con una conseguente variazione dei saldi di apertura del patrimonio netto al 1 gennaio 2024, ridotto quindi a 15 milioni di euro circa dagli originari 22 milioni. In un simile contesto, totalmente difforme da quanto precedentemente comunicato da Cinecittà SpA al Ministero della Cultura, si è anche dovuto prendere atto che già al 30 giugno 2024 Cinecittà SpA aveva maturato ulteriori perdite per 13,5 milioni di euro, così integrandosi gli estremi dell’art. 2446 c.c.”.

Evidenzia il MiC: “Tenuto conto delle perdite degli anni 2022 e 2023 e di quelle maturate nei primi sei mesi del 2024, la società aveva dunque perso più di un terzo del capitale sociale. Nessuna comunicazione al socio e nessuna convocazione di assemblea è mai stata avviata in tal senso dall’allora Amministratore delegato”. Alla luce di quanto emerso, il socio esercitante Ministero della Cultura “ha chiesto al Consiglio di amministrazione di svolgere ulteriori approfondimenti circa l’esistenza di eventuali danni addebitabili a responsabilità degli amministratori e si è riservato ogni ulteriore iniziativa all’esito delle analisi richieste”. Il MiC sottolinea “l’importante patrimonio di competenze di Cinecittà SpA e ribadisce l’impegno, in accordo con il socio, a sostenere la società e lavorare al suo rilancio”.

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13 Dicembre 2024

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