Calano gli spettatori di film italiani nei primi quattro mesi del 2012 rispetto all’analogo periodo del 2011: la quota passa dal 54,92% al 38,47%. Il dato negativo di inizio 2012, secondo produttori e distributori, è legato anche alla mancanza finora di un blockbuster come Che bella giornata di Checco Zalone. “Pensiamo entro fine 2012 di arrivare per i film italiani alle stesse quote del 2011, ma comunque sia è evidente che il nostro è un mercato in stallo”, ha detto Riccardo Tozzi, presidente dell’Anica che, assieme alla DG Cinema del MiBAC, ha scattato la fotografia dell’anno appena trascorso. Tra i dati più preoccupanti, c’è la sempre minore affluenza dei giovani nelle sale cinematografiche. “Faremo un’analisi, per avere numeri certi, ma gli esercenti ormai da mesi ci dicono che i giovani sotto i 30 anni al cinema sono pochi, quelli sotto i 25 pochissimi, e sotto i 20 quasi nessuno. Tra le cause principali c’è la pirateria.
Quanto al 2011 sono diminuiti sia gli incassi che le presenze degli spettatori per i film proiettati nelle sale italiane ma al dato complessivo si contrappone la crescita, in assoluto e in percentuale, dei titoli italiani. In particolare, gli incassi sono passati da 735.283.842 euro del 2010 a 661.548.824 euro del 2011 (-10,03%) e le presenze da 110.043.562 del 2010 a 101.323.854 del 2011 (-7,92%). Sono aumentate, invece, le prime uscite: 345 nel 201, 363 nel 2011. A disegnare l’andamento dell’anno trascorso è l’Anica che si sofferma, più in generale, anche sul numero di pellicole proiettate con specifico riferimento alle diverse nazionalità: dei 901 film in circolazione 313 sono americani, 241 italiani, 226 europei, 66 extraeuropei, 55 coprodotti. Entrando nel dettaglio dei film italiani (anche coprodotti) gli incassi sono cresciuti del 9,58% (da 214.511.443 euro del 2010 a 235.065.326 euro del 2011). Sono aumentate naturalmente anche le presenze, se pure in modo meno incisivo: +8,26% (da 5.108.207 del 2010 a 8.007.600 del 2011). Positivo anche il dato delle prime uscite: 120 nel 2010, 133 nel 2011. Da segnalare anche l’incremento della quota di mercato in riferimento agli incassi: 29,17% nel 2010; 35,53% nel 2011, e l’incremento della quota di mercato in riferimento alle presenze: 31,90% nel 2010; 37,51% nel 2011.
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