‘Memorie a brandelli’, il libro della “figlia d’arte” Evelina Nazzari

L’autobiografia sarà presentata venerdì 31 maggio a Trieste, alla presenza dell’autrice e della giornalista Sara del Sal


“Ho fatto l’attrice perché quando ero a scuola recitare poesie mi faceva battere il cuore. Ed ero la più brava, non eccellevo in nient’altro”.

A scriverlo è Evelina Nazzari nel suo Memorie a brandelli: nel libro appena pubblicato da Edizione Sabinae, la figlia di Amedeo, uno dei più celebri attori del cinema italiano, si racconta e racconta le sue origini, traendo spunto da un momento reale della sua esistenza, nella forma di un vagabondaggio tra invenzione, autobiografia e memoria.

In una dolorosa fase di transizione della sua vita, impegnata nel difficile compito di ricostruirsi dopo un grave lutto e una separazione, l’autrice, alle prese con la necessità di eliminare vecchie carte, ritrova un suo diario di scuola degli anni Settanta.

L’autobiografia sarà presentata dalla stessa autrice in dialogo con la giornalista Sara del Sal, all’Antico Caffè San Marco, venerdì 31 maggio dalle ore 18.00.

Il diario ritrovato da Evelina è lo spunto dal quale si dipanano, nell’arco di due secoli, con frequenti ritorni al presente e lungo un percorso apparentemente erratico, ricordi personali e frammenti di storia di una famiglia cosmopolita che abbraccia l’Italia, la Francia, la Grecia e la Turchia. Il tutto condito da episodi della vita e della carriera del padre Amedeo e della madre Irene (anche lei attrice) e da riflessioni sull’adolescenza, la condizione umana, la prospettiva del declino.

Evelina Nazzari
MEMORIE A BRANDELLI
autobiografia
(Edizioni Sabinae, 2024)

gp
,
30 Maggio 2024

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