Che Megalopolis sarebbe stato il film più discusso dell’anno era ampiamente pronosticato, ma nessuno si sarebbe mai immaginato fino a questo punto. Il nuovo trailer del film di Francis Ford Coppola, lanciato in vista dell’uscita statunitense del 27 settembre, aveva attirato l’attenzione per l’idea brillante di sfruttare delle recensioni negative dei precedenti capolavori del regista per sminuire i tanti giudizi negativi ricevuti in seguito all’anteprima di Cannes. Peccato che molte di queste recensioni siano state inventate, costringendo Lionsgate a correre ai ripari.
“Abbiamo immediatamente ritirato il trailer e ci scusiamo con i critici e con Coppola per questo errore imperdonabile”, ha detto un portavoce della casa di distribuzione americana. Il trailer partiva con presunte citazioni negative di critici famosi su film di Coppola come Il padrino e Apocalypse now. “Il vero genio è spesso incompreso”: erano le battute di apertura dopo le quali venivano fatti scorrere una carrellata di giudizi negativi di critici famosi sui vecchi film del regista posizionando Megalopolis come un’opera che conquisterà il pubblico e passerà alla storia. Ancora è presto per sapere cosa penseranno i posteri del controverso film-testamento di Coppola, di certo finora non è passato inosservato. (C.DA)
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025