Uno dei film più attesi della prossima stagione è sicuramente Megalopolis, l’opera a cui il regista premio Oscar Francis Ford Coppola, autore di capolavori della storia del cinema come Il padrino e Apocalypse Now, sta lavorando da decenni. La prima proiezione del lungometraggio – che dura circa due ore – si è tenuta all’Universal City Walk IMAX di Los Angeles, alla presenza dei distributori, degli Studios e di 300 amici, parenti ed esperti del settore. Oltre ai membri del cast Shia LaBeouf e Talia Shire, tra i presenti, c’erano Angelica Huston, Nicolas Cage, Andy Garcia, Spike Jonze, Al Pacino, Jon Favreau e alcuni giornalisti, che hanno parlato di un film sorprendente e spettacolare, presentandoci anche i primi dettagli della trama.
“Il nuovo film di Coppola è pieno di idee che fondono il passato con il futuro, dando vita ad una favola epica e altamente visiva che viene riprodotta perfettamente su uno schermo IMAX. – scrive Mike Fleming Jr. di “Deadline” – Il film copre temi complessi in due ore e 13 minuti che sembrano straordinariamente brevi, esclusi i titoli di coda. La distruzione di una metropoli simile a New York dopo un incidente catastrofico porta visioni contrastanti del futuro: da un lato c’è l’ambizioso architetto idealista Cesare (Adam Driver), dall’altro c’è il suo nemico giurato, il sindaco della città Frank Cicero (Giancarlo Esposito). Il film è incentrato sulle visioni differenti di questi due personaggi, il primo vuole abbracciare il futuro e costruire un’utopia con materiali rinnovabili, l’altro vuole adottare una strategia di ricostruzione tradizionale, che aprirebbe però a corruzione e intermediazione di potere. In mezzo a loro c’è la figlia sregolata del sindaco Julia (Nathalie Emmanuel), una giovane donna irrequieta cresciuta attorno al potere che oggi cerca di dare un significato alla sua vita.”
Jeffrey Welles di “Hollywood Elsewhere” scrive: “Ruggisce fuori dallo schermo, ruggisce nei tuoi occhi e nelle tue orecchie. È un film di Francis Ford Coppola e, inoltre, sembra che sia stato realizzato da Ed Emshwiller. È un cinema espanso, molto coinvolgente. Non ti stanca mai. Costantemente divertente, visivamente accattivante e devi lavorare costantemente per stare al passo. Devi seguirlo. Un film sorprendente. Altamente visivo, che ricorda il cinema sperimentale degli anni ’60. La giovinezza di Francis che esce allo scoperto a 80 anni. Il cinema indipendente con cui è cresciuto. È meraviglioso, più grande della vita, un film che salta fuori dallo schermo ed è incredibilmente personale. La guida è Francis, qui. Non è come tutti gli altri film là fuori: avant-garde e sperimentale. C’è una sovrapposizione di immagini, ma funziona incredibilmente bene. Più come Un sogno lungo un giorno girato in un mondo irreale, è una grande metropoli, forse in un lontano futuro? Il film non dice mai quando è ambientato”.
Non si sa ancora il percorso distributivo di Megalopolis, di cui la proiezione di ieri è stato solo un primo passo. Il film, però è dato tra i papabili nella prossima selezione di Cannes, probabilmente fuori concorso. Per averne conferma dovremo aspettare l’11 aprile, giorno dell’annuncio ufficiale dei titoli.
Ridley Scott, 20 anni dopo la morte di Massimo Decimo Meridio, cerca il sogno di Roma nel figlio, Lucio, gladiatore e filantropo. Seduttivo il ruolo meschino e politico di Denzel Washington, con la voce di Francesco Pannofino. Nel cast, anche Padro Pascal e Connie Nielsen. L’uscita al cinema dal 14 novembre
Dal film family dell’autore nordico, un libro kids/teen a cura di Manlio Castagna e con le illustrazioni di Gianluca Garofalo, che anticipa e accompagna l’avventura su grande schermo, al cinema dal 14 novembre
Il dramma è presentato al Sundance Festival nel 2023. Inizialmente, i diritti del film erano stati acquistati da Searchlight in seguito al successo riscosso al Sundance. Tuttavia, poco dopo, Jonathan Majors è stato accusato e arrestato per aver aggredito la sua ex fidanzata, Grace Jabbari
Si conferma il sodalizio tra le due realtà, che insieme hanno già realizzato importanti successi come La Zona d’interesse di Jonathan Glazer e The Whale di Darren Aronofsky