È uscito il 29 novembre con Mondadori il libro “Mediaset e il cinema italiano – Film, personaggi, avventure” a cura di Gianni Canova e Rocco Moccagatta, che racconta come, fin dai tempi di Reteitalia e Penta, fino ad arrivare a Medusa, Mediaset ha investito con impegno nel cinema, tanto da diventare il soggetto che ha finanziato e prodotto in assoluto più film in Italia: circa 600 titoli, tra i quali grandi successi popolari.
Il volume vuole raccontare una storia che è talmente poco nota – sia al grande pubblico che alle élite politico-imprenditoriali – da risultare quasi ‘alternativa’ rispetto alle narrazioni canoniche sugli ultimi quarant’anni di cinema italiano. Una storia che tiene insieme il cinema dei grandi maestri, vecchi e nuovi, con il cinema di genere e quello di cassetta. In Reteitalia sono presenti alcune schegge di memoria collettiva ultra-pop come L’allenatore nel pallone, fenomeni di costume come Sposerò Simon Le Bon, la nascita di un certo nuovo divismo anni Ottanta con film come Via Montenapoleone o I miei primi quarant’anni. Ci sono poi sorprese come Nanni Moretti, Abel Ferrara e maestri classici del cinema italiano come Risi, Lattuada e Rosi. Poi c’è stata Penta, con Mario e Vittorio Cecchi Gori, che per un lustro ha sfornato tanti successi e vinto un Oscar con Salvatores. Dopo ancora è arrivata Medusa, con la nascita di un nuovo cinema popolare: da Pieraccioni ad Aldo, Giovanni e Giacomo, da Ficarra e Picone a Checco Zalone. Ma Medusa ha dato spazio anche alle opere di grandi autori: Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Dario Argento. E ha accompagnato i primi passi di nuovi registi destinati a fare grande il cinema italiano nel mondo: Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Emanuele Crialese, Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Paolo Genovese.
“Mediaset e il cinema italiano – Film, personaggi, avventure” è frutto di lungo lavoro di analisi e ricerca, coordinato da Gianni Canova (Rettore dell’Università IULM) e Rocco Moccagatta, al quale hanno collaborato Enrico Vanzina, Giuseppe Tornatore, Maurizio Nichetti, Paolo Mereghetti, Marco Giusti, Alberto Pezzotta e molti altri critici, accademici e storici italiani. Con l’aiuto delle testimonianze di produttori, registi e addetti ai lavori, gli autori dello studio hanno ricostruito non solo le tappe di questa lunga storia e i profili dei protagonisti, ma anche gli impatti di questo enorme catalogo cinematografico sulla società italiana e sul suo immaginario. Il risultato è un volume coffee table, riccamente illustrato, corredato da un’accurata filmografia e da infografiche con inediti dati di mercato. Il libro ha un prezzo di 60 euro ed è composto da 380 pagine.
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