Dopo aver prodotto pezzi di storia del cinema come Casotto, le grandi commedie di Troisi tra cui Ricomincio da tre, Scusate il ritardo e Non ci resta che piangere, e opere “militanti” come i documentari Carlo Giuliani, ragazzo, Lettere dalla Palestina e Un altro mondo è possibile (per la Fondazione Cinema del Presente), Mauro Berardi torna al cinema di finzione con una commedia romantica tutta napoletana. Si intitola Ti lascio perché ti amo troppo ed è scritta e interpretata dal giovane comico campano Alessandro Siani, che arriva per la prima volta sul grande schermo (dopo il teatro, con “Tutti bravi” e la tv, con “Bulldozer”, “Domenica In” e la conduzione di “Sanremo Giovani”) insieme alla sua spalla Francesco Albanese. Alla regia Francesco Ranieri Martinotti.
Come è nato questo film? Ci sono spunti provenienti dal lavoro teatrale di Siani?
Solo in un certo senso. Tutto è partito da un’idea di Alessandro, che tempo fa ho visto recitare a teatro insieme a Francesco Albanese. Mi hanno colpito molto e ho subito chiesto loro di darmi qualcosa da leggere per un eventuale film. Così hanno scritto il soggetto che è alla base di Ti lascio perché ti amo troppo, poi sviluppato insieme a Francesco Ranieri Martinotti. Di fatto è un film tutto cucito su di loro e sulle loro capacità comiche.
Si tratta di una commedia romantica?
Sì, inizia con la fidanzata del protagonista che lo lascia perché lo ama troppo. Lui, distrutto, dopo un po’ di tempo incontra una ragazza brasiliana con cui inizia una storia sullo sfondo di una Napoli molto caratteristica. L’impronta del film è data proprio dalla città e dalla sua atmosfera particolare: a Napoli alcune situazioni nascono e si sviluppano in modo diverso che nelle altre città.
Ci sono molte cose che ci fanno tornare indietro con il pensiero a Massimo Troisi e ai film che avete fatto insieme…
Sono passati più di 20 anni da Ricomincio da tre e moltissime persone mi hanno sollecitato a cimentarmi di nuovo con un’operazione simile. Fino ad oggi, però, non avevo mai trovato degli spunti validi, finché non ho incontrato Alessandro Siani. Lui fa parte di una nuova generazione napoletana di comici cresciuta proprio con Troisi e sicuramente qualche influenza l’ha subita, ma si tratta di una nuova espressione di comicità partenopea. Non mi piace dire che si tratta di un nuovo Troisi, anche se di certo entrambi sono degli sfaticati!
Quando vedremo il film in sala?
Ti lascio perché ti amo troppo uscirà a Pasqua distribuito da Mikado, che l’ha anche co-prodotto. Ora siamo a fine riprese.
Tra i suoi prossimi progetti c’è il nuovo film di Mario Monicelli.
Sì, abbiamo avuto uno stop per dei problemi nel montare la produzione, ma ormai tutto è superato e inizieremo a girare Le rose del deserto ad aprile. Nel cast ci sono Michele Placido, Alessandro Haber e Giorgio Pasotti ed è un film di guerra con un aspetto divertente. Mi piace pensare che sia il seguito de La grande guerra. Poi ho in progetto una docu-fiction per la tv su Sandokan, il boss della camorra napoletana, e il nuovo film di Francesco Nuti, per cui stiamo avendo qualche difficoltà, ma che conto di riuscire a fare.
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