VENEZIA – Nessun tentennamento da parte dei due giurati italiani, Mario Martone e Alba Rohrwacher, sulla scelta del Leone d’oro. “Faust di Sokurov ci ha subito conquistati”, dicono i due, che confermano le parole di Aronofski: “Terraferma è stato subito nella rosa dei vincitori”. L’esclusione del film di Polanski è dipesa solo dal fatto che erano tanti i film belli e ci sarebbero voluti più premi. “Faust è stata una folgorazione immediata e da quel momento anche se abbiamo visto film meravigliosi, nessuno riusciva a scalfire quel fascino”, dice Martone. “Polanski è stato certamente considerato, ma c’erano per lo meno cinque o sei film che meritavano come lui. Una volta che poi scegli il tuo Leone d’oro – ha continuato Martone – gli altri film prendono man a mano altre collocazioni. Quindi dove aver premiato Sokurov abbiamo deciso fosse giusto dare un premio a un regista coraggioso, anche politicamente, come il cinese Shangjun Cai”.
Sia Martone che Rohrwacher escludono che il presidente e l’altro giurato americano Todd Haynes possano essere stati influenzati nel non voler premiare un regista come Polanski malvisto negli Usa: “Questo pensiero non ci ha nemmeno sfiorato”, dicono entrambi i giurati italiani. Non è vero poi che la decisione su Crialese sia stata presa all’ultimo momento, confondendo le carte: “L’abbiamo deciso subito, volevamo solo più premi”. Terraferma, spiega Martone: “ha immediatamente emozionato i giurati. Il nostro lavoro è stato quello di dare il contesto politico italiano, il tipo di leggi che ci sono. Far capire agli altri il contesto di questo film”. Anche L’ultimo terrestre sembra sia piaciuto molto: “E’ stato apprezzato soprattutto per la fantasia dell’incontro con gli altri, un po’ come ha fatto anche Crialese”, dice Alba Rohrwacher. Anche il film della Comencini Quando la notte, dicono i due giurati, è stato apprezzato: “E’ piaciuto soprattutto il personaggio femminile atipico – spiega Martone – comunque le discussioni in giuria non sono state fatte sulla bandiera, ma siamo contenti che il cinema italiano sia stato considerato”.
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