Martedì 8 ottobre 2024, la rassegna stampa

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo.   

Martin Scorsese: tra nuovi progetti e un ritorno alle radici

In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera, Stefania Ulivi racconta l’incontro con Martin Scorsese, il quale si mostra entusiasta dei suoi progetti futuri, tra cui un film su Gesù tratto dal romanzo di Shusaku Endo, annunciato dopo un incontro con Papa Francesco. A Torino, dove ha ricevuto la Stella della Mole al Museo del Cinema, Scorsese ha riflettuto sulla sua carriera e sul cinema: “Il cinema si evolve, anche TikTok può essere uno strumento di comunicazione”. L’interesse per la conservazione del patrimonio cinematografico resta fondamentale per il regista, che ricorda le sue attività con la Film Foundation. Giulia Bianconi su Il Tempo riporta che il regista ha parlato dei suoi legami familiari con la Sicilia, dove intende girare un documentario sulle sue origini.

Un secolo di radio secondo Pupi Avati

Su Il Tempo, Maria Caterini presenta il docufilm Nato il 6 ottobre di Pupi Avati, che celebra i cento anni della radio in Italia. Il film, in onda su Rai 1, racconta la storia del nostro paese attraverso gli occhi di una famiglia romana, partendo dalla nascita del mezzo radiofonico il 6 ottobre 1924. Avati esplora i momenti salienti della storia italiana, come la caduta di Mussolini e il primo festival di Sanremo, utilizzando la figura di Giacomo, nato nello stesso giorno della radio, come filo conduttore. Il docufilm si avvale anche di materiali d’archivio dell’Istituto Luce per dare maggiore autenticità alla narrazione.

Il buco 2, il ritorno alla prigione metafora della società

Valentina Ariete su La Stampa parla de Il buco 2, sequel del film che nel 2020 aveva spopolato su Netflix. Ancora diretto da Galder Gaztelu-Urrutia, il film ci riporta nella prigione verticale dove i piani alti rappresentano il privilegio e quelli bassi la miseria. Il nuovo capitolo è più cupo e violento, e introduce nuovi personaggi, come Perempuan, un’artista tormentata dai sensi di colpa. “Forse l’autentico altruismo è possibile solo nella fantasia”, commenta il regista, suggerendo una riflessione sull’ineguaglianza e la distribuzione della ricchezza nella società moderna.

Claudio Bisio “eterno debuttante”

Adriana Marmiroli intervista Claudio Bisio su La Stampa: l’attore, dopo il debutto alla regia, si cimenta ora come romanziere con il libro Il talento degli scomparsi, edito da Feltrinelli. Bisio descrive il suo nuovo progetto come un’ironia sulla sua carriera: “Mi piace immaginare due vite parallele che si intrecciano, ma anche disseminarle di riferimenti a fatti realmente accaduti”. Bisio, noto anche per la sua attività teatrale e televisiva, confessa di non sentirsi mai del tutto arrivato: “Mi sento ancora un eterno debuttante, e forse è proprio questo a mantenermi giovane”.

Giancarlo Magalli racconta la sua vita tra cinema e televisione

Sul Corriere della Sera, Roberta Scorranese intervista Giancarlo Magalli, il quale racconta episodi inediti della sua lunga carriera, tra il cinema italiano e la televisione. Magalli ricorda figure come Ava Gardner e Christian De Sica, con aneddoti che oscillano tra il divertente e il nostalgico. “Una volta Vittorio De Sica mi chiese di aiutare suo figlio Manuel nella carriera musicale, ma quando gli chiesi cosa pensasse di Christian, mi rispose ‘Mah, qualche santo lo aiuterà'”. Parla anche della sua malattia, un linfoma non-Hodgkin, e del rapporto con Adriana Volpe: “Dopo l’ultima udienza in tribunale, ci siamo abbracciati, come se tutto fosse stato un assurdo equivoco”.

Joker 2: flop al botteghino

Viviana Persiani su Il Giornale commenta il deludente debutto al botteghino di “Joker: Folie à Deux”. Mentre il primo film aveva superato il miliardo di dollari di incasso, il sequel ha registrato solamente 40 milioni negli Stati Uniti durante il primo weekend. “Nonostante il budget più elevato, il pubblico sembra non aver risposto con lo stesso entusiasmo del 2019”, osserva Persiani. In Italia, il film ha comunque raggiunto il primo posto al box office, anche se con risultati inferiori rispetto al predecessore.