Martedì 1 ottobre 2024, la rassegna stampa

Germano Lanzoni e 'Ricomincio da taaac', Amos Gitai e la nuova opera al Romaeuropa Festival, l'intervista a Jane Campion, Meryl Streep scritturata per la trasposizione di Jonathan Franzen

01 Ottobre 2024

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo

Germano Lanzoni: “Raccontiamo una contemporaneità sincera”

“Il film è una commedia all’italiana perché punta di alleggerire con la comicità delle criticità che viviamo tutti quotidianamente” spiega Germano Lanzoni a Luca Pallanch di La Verità riguardo il nuovo film in uscita al cinema. “Non è soltanto l’escalation di sketch legati a situazioni surreali, ma è il ridere su una tragicità della nostra vita, che credo sia la parte più nobile per chi fa questo mestiere. Quello che abbiamo raccontato è una contemporaneità sincera” spiega il comico che ha ideato il personaggio del Milanese imbruttito e che torna nelle sale con il suo secondo film, Ricomincio da taaac..

Amos Gitai sulla violenza e l’arte

Amos Gitai, regista e scrittore israeliano, ha presentato la sua nuova pièce teatrale House al Romaeuropa Festival, un’opera che esplora la memoria e la convivenza tra arabi ed ebrei a Gerusalemme. In un incontro con la stampa, Gitai ha ribadito che la violenza non può risolvere il conflitto israelo-palestinese e che è necessario un leader con una visione di pace. Il regista ha inoltre sottolineato l’importanza dell’arte nel promuovere riflessione e dialogo in un contesto così complesso. “L’arte non ha il potere di modificare la realtà in modo rapido e veloce, però può generare il tempo lungo della riflessione. L’arte incoraggia le persone a riflettere in modo profondo e non nel modo tossico, piatto e bidimensionale che invece viene spesso proposto dall’informazione veloce e bulimica” riporta Luca Monticelli de La Stampa.

Jane Campion: “Le donne se hanno le loro opportunità fanno centro”

Stasera a Torino terrà una masterclass e riceverà il Premio Stella della Mole, e ieri, nell’ambito del Festival Internazionale Rai Prix-Italia, sono stati proiettati cortometraggi da lei diretti tra il 1982 e il 2008. La regista premio Oscar Jane Campion nell’intervista con Fulvia Caprara de La Stampa ha dichiarato: “Per tutta la prima parte della mia storia professionale ho pensato fosse giusto portare sul grande schermo storie di donne, dal loro punto di vista, perché se ne raccontavano poche ed era veramente esiguo il numero delle registe”. Adesso però, secondo la regista le cose sono cambiate: “ci sono tantissime autrici che fanno bellissimi film su vicende femminili. Certo, il numero delle vincitrici di premi importanti, a Cannes e a Venezia, è molto inferiore rispetto a quello dei maschi, ma adesso i passi avanti sono evidenti. Si è capito che le donne, se hanno le loro opportunità, fanno centro.”

Meryl Streep scritturata per la trasposizione del romanzo Le Correzioni

Ci sono andati anche vicino, ma si trattava di un’operazione troppo complessa, soprattutto quando c’è sopra il peso di un libro che vinse nel 2001 il National Book Award, spiega Alessandra Menziani di Libero. Alla fine però, grazie alla combo con l’attrice protagonista Meryl Streep e la partecipazione dell’autore, Jonathan Franzen, Le correzioni diventerà una serie. L’attrice americana avrà il ruolo della matriarca della famiglia del Midwest nell’adattamento del bestseller che racconta la storia della faglia Lambert composta da Enid, Alfred e i figli Chip, Denise e Gary e dei rapporti tra i genitori e la prole, cresciuta secondo le regole e i valori dell’America del dopoguerra in cui veniva “corretta” qualsiasi deviazione dal “giusto”.