BERLINO – Cosa rimane oggi di quel Piano di Rinascita Sarda che prevedeva, negli Anni ’60, misure legislative speciali per il finanziamento dell’industrializzazione della Sardegna? Nacquero in quegli anni importanti poli petrolchimici, all’epoca fiore all’occhiello industriale, oggi luoghi di lavoro abbandonati. Ad esplorarne uno di questi, Portovesme, nel sud della Sardegna, la coproduzione italo-francese presentata a Berlino in Generazione 14plus Progresso Renaissance di Marta Anatra, un corto documentario composto da filmati d’archivio e registrazioni da 16 mm, in cui un gruppo di bambini in bicicletta (Tommaso Meloni, Simone Biggio e Daniele Fulghesu) percorre, in un tempo ambiguo, quel territorio.
Siamo in estate, le onde del mare si infrangono incessantemente sugli scogli, il gruppo di ragazzi va in bici sulla spiaggia, passando davanti a edifici industriali abbandonati che una volta annunciavano una nuova era e che ora disegnano i contorni di un paesaggio silenzioso e fantasmagorico, popolato da disoccupati e fabbriche chiuse. Esplorano i sentieri in mezzo alla vegetazione, attraversano scheletri metallici e ciminiere. Dove siamo è chiaro, ma il quando non lo è altrettanto: i tre ragazzi sembrano emergere dal passato e attraversare un tempo indefinito, in un continuo scambio temporale in cui presente e passato sembrano fondersi. In una regione in cui lo sviluppo si è arrestato, il gruppo di ragazzi simboleggia un’intera generazione passata dalla nascita della società industriale fino al suo declino.
“Filmare, in forma di falsi archivi, i diari di infanzia degli abitanti di Portovesne, oggi quarantenni, è servito a mettere in relazione il ricordo di un territorio innocente e pieno di speranza, con la realtà attuale di abbandono e rinascita”, spiega la regista.
Uno studio storico ha confermato le anticipazioni dei media sul coinvolgimento nazista del fondatore della Berlinale Alfred Bauer, figura chiave della propaganda nazionalsocialista e fervente seguace di Hitler
Una selezione di cinque film provenienti dall’ultima edizione del festival saranno presentati al pubblico giapponese in occasione del Nara International Film Festival, dal 18 al 22 settembre: Los Lobos di Samuel Kishi Leopo, The Earth Is Blue as an Orange di Iryna Tsilyk, My Name Is Baghdad di Caru Alves de Souza, Voices in the Wind di Nobuhiro Suwa e Cocoon di Leonie Krippendorf
Alla presenza del ministro Dario Franceschini, della sua omologa tedesca Monika Grütters, dell’Executive Director della Berlinale Mariette Rissenbeek e del direttore delle Relazioni Internazionali di Anica e coordinatore dei Desks Audiovisivi di ICE-Agenzia Roberto Stabile, è stato siglato a Berlino l’accordo che prevede la partecipazione dell’Italia come Paese in Focus alla prossima edizione dell’European Film Market
Bilancio positivo per la 70esima Berlinale con circa 22.000 professionisti dell'industria da 133 paesi e 330.000 biglietti venduti. Il 71° Festival di Berlino avrà luogo dall'11 al 21 febbraio 2021