Mark Cousins a Cinecittà per ‘Marcia su Roma’

Mark Cousins, il regista di monumentali documentari sulla storia del cinema come The Story of Film: An Odyssey, Women Make Film: A New Road Movie Through Cinema, The Story of Film: A New Generation, è a Cinecittà per girare Marcia su Roma, che esplora le radici del fascismo attraverso l’analisi di film, fotografie e altri documenti dell’Archivio Luce e di altri archivi italiani. Lo scrive Nick Vivarelli su ‘Variety’.

Il documentario è legato al centenario della marcia su Roma (ottobre 1922) che portò Benito Mussolini al potere e prende spunto dal film di propaganda A noi di Umberto Paradisi (1923), vedi link, celebrazione ufficiale dell’avvento del fascismo con la sua esaltazione del maschio italiano come fulcro delle strategie comunicative del regime. 

Tony Saccucci (Il pugile del Duce, La prima donna) ha dato un importante contributo alla genesi del progetto e si sta occupando delle ricerche come co-sceneggiatore di Mark Cousins. Voce narrante del documentario sarà Anna, interpretata da Alba Rohrwacher, una donna della classe lavoratrice che parla direttamente alla camera e rappresenta i sentimenti di molti italiani di quegli anni: inizialmente entusiasta sostenitrice del fascismo, quindi delusa e critica.

“L’Italia è il paese che mi ha maggiormente ispirato a livello di immagini – scrive Cousins – e sono felice di fare un film sulla cultura delle immagini e sulla propaganda in Italia parlando di quanto questo possa essere atroce, se posta a servizio dei violenti e degli assassini. E il film mostra quanto sia forte l’eco del fascismo oggi, ma rivela anche la grandezza del cinema se usato con cuore e mente aperti”.

Marcia su Roma è il primo documentario di livello internazionale prodotto dalla Palomar Doc, lanciata di recente dalla Palomar (Montalbano, La vita davanti a sé) di Andrea Romeo. L’ad di Palomar Nicola Serra afferma: “Il lavoro di Mark e Tony sta percorrendo una strada affascinante”.

Cousins ha vinto recentemente un European Film Award e ha ottenuto una Caméra d’Or speciale nel 2018 per The Eyes of Orson Welles.