Riapre finalmente i battenti il Cinema Museum di Londra con la proiezione del classico horror Black Sunday (La maschera del demonio, 1960), l’esordio alla regia di Mario Bava dopo una luminosa carriera come direttore della fotografiae alcune regie non accreditate. Barbara Steele divenne un mito istantaneo grazie alla sua performance indiavolata.
La proiezione è organizzata dalla Gothique Film Society, un’istituzione britannica dedicata al cinema ‘gotico’, in attività da ben 55 anni.
Il capolavoro di Bava, liberamente ispirato al racconto Il Vij di Nikolai Gogol’ (1835), viene abbinato alla proiezione del film sovietico Vij (1967), un adattamento più fedele dello stesso testo, diretto da Konstantin Yershov e Georgi Kropachyov.
Il Cinema Museum è stato fondato nel 1986 da Ronald Grant e Martin Humphries, due grandi collezionisti di pellicole e antichità foto-cinematografiche. La sua sede si trova in un imponente edificio di mattoni rossi nel cuore del quartiere di Lambeth, a sud del Tamigi. L’edificio a fine Ottocento ospitava la Lambeth Workhouse. Vi aveva vissuto in più occasioni Charlie Chaplin tra i 7 e 14 anni, assieme alla madre e al fratello.
Accompagnato dall’onnisciente storico Ronald Grant, il sottoscritto ha avuto la fortuna di fare una passeggiata in giro per quella zona un tempo miserabile e oggi gentrified; perfettamente conservata, disseminata di viuzze, file di case, pub, giardini e chiese collegati alle tappe travagliate dell’infanzia di Chaplin. Un ‘quartiere dell’anima’ che il geniale cineasta avrebbe fatto ricostruire pezzo per pezzo a Hollywood per ambientarvi le sue comiche nel personaggio del vagabondo Charlot.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
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