“Il libro è bellissimo, mi ha commosso”, dice Enrico Vanzina e Marco Tullio Giordana aggiunge “È un libro sul cinema e sulla generazione che ha inventato il suo alfabeto”. Si parla alla libreria Feltrinelli, in Galleria Sordi a Roma, di “Forte respiro rapido. La mia vita con Dino Risi”, il libro che Marco Risi dedica al padre, il popolare regista de Il sorpasso, in uscita con Mondadori. Un memoir ricco di ricordi e aneddoti, nel quale si respira l’atmosfera della commedia all’italiana, di quegli anni, e s’incontrano i grandi del nostro cinema come Gassman, divorato dalla depressione, Fellini, Mastroianni.
Soprattutto il libro è una resa dei conti tra un figlio e un padre famoso. Marco Risi è il figlio che ha sfidato il padre sul suo stesso terreno e si è aperto una sua strada e ora ripercorre le tappe che l’hanno visto emanciparsi da un genitore così influente. Ma rivede anche i momenti in cui si è riconciliato con la figura paterna, scoprendone la fragilità.
Marco Risi per presentare il libro ha voluto accanto a sé un amico di lunga data, Enrico Vanzina. “Siamo cresciuti insieme io, Marco, suo fratello Claudio e mio fratello Carlo, insieme abbiamo vissuto l’adolescenza, la prima giovinezza, il lavoro – racconta Vanzina – Ho un bellissimo ricordo di Dino quando, al funerale di mio padre Steno, si avvicinò e con un sorriso malinconico mi disse: ‘Se hai bisogno di un vice papà, ci sono’. Era un uomo che non si prendeva sul serio e amava molto la libertà. Ma non sono solo lui e Marco i protagonisti di questo libro, c’è una terza persona in scena: Claudia, moglie di Dino e madre di Marco, una donna fantastica, che ha tenuto botta”.
E Marco Risi, dopo le letture di Libero De Rienzo, alla fine della serata rivela di avere girato con una piccola telecamera un documentario di dieci ore sul padre avendolo ripreso in vari momenti di vita quotidiana, dalle passeggiate alla visita oculistica. Un film che forse un domani verrà montato e regalato al grande pubblico.
Ruocco è scrittore, giornalista, attore, documentarista, organizzatore di eventi. Dal 2012 fa parte dello staff organizzativo del Fantafestival e dal 2020 è parte del comitato editoriale di Heroes International Film Festival
Raccontare il cinema italiano attraverso le voci dei produttori. E’ l’idea che guida “Champagne e cambiali”, il volume di Domenico Monetti e Luca Pallanch, uscito in questi giorni in libreria con Minimum Fax in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia
L'autore Gianfranco Tomei insegna Psicologia Generale, Sociale e della Comunicazione presso la Sapienza di Roma. E' esperto di linguaggi audiovisivi e multimedialità e autore di romanzi, cortometraggi e documentari
Il termine ‘audiodescrizione’ non è ancora registrato nei vocabolari e nelle enciclopedie. Nell’editor di testo di un computer viene sottolineato in rosso, come un errore. Una parola che non esiste, un mare inesplorato. Di questo e di tanto altro si è parlato alla presentazione del libro di Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti dal titolo “Audiodescrizione. Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD” (edito da Hoppy) che si è tenuta ieri alla Casa del Cinema di Roma