In Tomb Raider, il kolossal di ispirazione videoludica al cinema in questi giorni e primo al box office, c’è anche un po’ di Italia. Precisamente nella sezione effetti speciali e visivi, a cui ha lavorato la squadra ‘Makinarium’ guidata da Leonardo Cruciano, che ha dato corpo alla mummia Himiko.
“Da un po’ di tempo, come è capitato per Tomb Raider ma come capita anche per altri film, molti tecnici delle grandi produzioni sono italiani – ha detto Cruciano in un’intervista esclusiva al portale ‘Cinefilos’ – In questo caso c’era la set decorator, Raffaella Giovannetti, che lavorava con il production designer del film e ci ha chiamati perché c’era bisogno di mettere a punto il concept e di realizzare fisicamente uno dei personaggi importanti del film, la principessa Himiko. Abbiamo considerato, per la versione bella della mummia, references dalla cultura cinese, dalle mummie di Palermo, cercando spunti in tutto il mondo. Il primo passo è stato quello di realizzare un ritratto in vita di Himiko, modellando un personaggio vero e proprio, con delle fattezze di persona viva. Una volta ottenuta questa forma, abbiamo optato per un’operazione di rinsecchimento, ovvero abbiamo “svuotato” la pelle, pur mantenendo il bell’aspetto della mummia, aiutati da tecniche di pittura particolari. Naturalmente ci siamo occupati di tutti gli oggetti che facevano parte di quella scena, quindi gioielli accessori, tutti gli oggetti di arredo speciali, perché siamo stati incaricati di realizzare tutto ciò che era contenuto nella tomba. Nella realizzazione della seconda versione, abbiamo usato come riferimenti gli invecchiamenti del cuoio, delle screpolature, tutti riferimenti realistici a modelli che esistono. Con queste due versioni del personaggio siamo andati sul set in Sudafrica.”
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025