BERLINO – Mads Mikkelsen, star danese per eccellenza (era il cattivo di Casino Royale ma è anche l’attore feticcio di Nicolas Winding Refn), è il protagonista del film in concorso a Berlino, A Royal Affair di Nikolaj Arcel, ispirato alle vicende storiche del regno di Danimarca alla fine del XVIII secolo, negli anni in cui l’illuminismo si diffonde in tutta Europa. Mikkelsen ha il ruolo del carismatico Johann Friedrich Struensee, medico tedesco che diventa consigliere del re Cristiano VII, sovrano debole e mentalmente disturbato. Ma Struensee, imbevuto delle nuove idee di Voltaire e Diderot, paladino della libertà di stampa e contrario alla tortura e alla servitù della gleba, diventa anche l’amante della regina Caroline Mathilde, con cui condivide pensieri e sensibilità. Il film, che non dovrebbe riaprire i giochi per l’Orso ormai agli sgoccioli, ricostruisce tra dramma storico e vicenda sentimentale, gli eventi che porteranno la giovane regina a cadere in disgrazia e il medico alla decapitazione per volere dei nobili, che non accettano di essere spodestati dei loro privilegi. Mikkelsen sarà a maggio sul set di The Necessary Death of Charlie Countryman con Shia LaBeouf e Evan Rachel Wood, nel ruolo di un criminale violento che non accetta di vedersi portare via la donna da un ragazzo.
In concorso anche l’ungherese Just the wind di Bence Fliegauf, che affronta un tema drammatico e di forte attualità come le violenze contro gli zingari (una persecuzione costata otto vittime in meno di un anno) e Mercy, terzo tedesco della competizione, di Matthias Glasner, con Jurgen Vogel e Birgit Minichmayr, che conta su un’ambientazione davvero unica, la Norvegia più estrema durante i giorni della notte polare quando per otto settimane il sole non sorge mai. Lì sull’Oceano Artico si è trasferita una famiglia tedesca con un figlio di 9 anni. La coppia è sull’orlo della separazione per i continui tradimenti del marito, ma quando la donna, che lavora come infermiera in un reparto per malati terminali, investe e uccide una ragazza quasi senza rendersene conto, il legame logorato tra i due trova la capacità di rinnovarsi completamente con esiti inattesi, tra senso di colpa e possibilità del perdono.
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