“La buona notizia è che Cinecittà oggi funziona, è piena ed è in utile“. Lo ha detto l’ad di Cinecittà Nicola Maccanico, nel corso di un’audizione in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati. “Abbiamo più che raddoppiato i ricavi del 2021, nel 2022 chiudiamo in utile; i teatri sono pieni. Ma è il sistema che funziona, un gioco di squadra all’interno del quale Cinecittà riesce a svolgere un ruolo” ha aggiunto Maccanico. “Competere sui mercati internazionali implica avere una dimensione importante: abbiamo 40 ettari di proprietà, 18.000 mq di capacità produttiva, 19 teatri di posa; i lavori vanno nella direzione della costruzione di nuovi teatri per passare a quota 24 più altri 8 sui terreni di Torre Spaccata, per arrivare a un totale di 32 teatri di posa, come prevedono anche gli interventi del Pnrr”.
In merito al Pnrr l’Ad ha spiegato: “Abbiamo raggiunto il target nazionale al 31 dicembre 2022 e siamo in linea per raggiungere gli altri due, quello del giugno 2023 e quello 2026. L’altra buona notizia è che, nonostante l’aumento dei prezzi, riusciamo ad avere i soldi per costruire quello che va costruito sui terreni di Cinecittà”.
“La negoziazione tra Cdp e Cinecittà per l’acquisizione dei terreni di Torre Spaccata necessari per la costruzione di nuovi studios a Roma è – ha spiegato Maccanico – in fase avanzata e favorevole per Cinecittà. Le negoziazione sul terreno di Torre Spaccata è stata complessa e questo dipende innanzitutto dalla questione posta dalla dimensione del terreno: a noi servono 30/31 ettari ma il terreno di proprietà di Cdp è oltre 50 ettari. Il punto di atterraggio nella negoziazione su cui abbiamo un accordo preliminare è interessante e per noi favorevole: 17 milioni e 800mila euro per questi 31 ettari. E perché tutto questo diventi realtà, servono passaggi formali che dovranno essere portati avanti: il cda di Cdp, la decisione della nostra assemblea degli azionisti e una perizia del Demanio che confermi la validità dell’acquisto. La mia sensazione è che al netto di una negoziazione complessa, il punto di atterraggio sia favorevole per Cinecittà e funzionale per Cdp. Noi, come azienda, abbiamo creato le condizioni per poter arrivare ad una decisione che tuttavia spetterà agli azionisti”.
“Ieri – ha aggiunto Maccanico parlando delle raccomandazioni della Corte del Conti – Cinecittà e la Direzione generale del Cinema hanno firmato la convenzione che regola i rapporti collegati al Pnrr: si tratta di un atto formale che recepisce il lavoro che stavamo facendo e che dimostra come le raccomandazioni della Corte dei Conti non solo sono stati utili ma hanno implicato una veloce reazione perché per fortuna non c’era nessun problema di sostanza ma solo dei problemi formali”.
“L’attenzione del ministro Sangiuliano è assoluta e gliene siamo molto grati – ha detto ancora Maccanico – La prima cosa importante da segnalare è che alla fine della delibera la Corte dei Conti dice correttamente che i problemi che ci sarebbero potuti essere erano quelli legati ai target di dicembre 2022 e giungo 2023: noi il primo lo abbiamo raggiunto. Per quello che so – ha aggiunto – il ministero e Direzione generale cinema stanno preparando delle risposte alle raccomandazioni utili per migliorare nel lavoro”.
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