Luis Bacalov


Pianista e compositore, Luis Bacalov è nato a Buenos Aires dove ha iniziato la sua formazione musicale all’età di cinque anni con il professor Enrique Baremboim, continuando poi gli studi con Berta Sujovolsky (allieva di Artur Schnabel). In Italia e in Francia, fin dagli anni Sessanta, è stato molto attivo come compositore per il cinema, collaborando tra gli altri con registi quali Lattuada, Damiani, Scola, Petri, Faccini, Giraldi, Wertmüller, Kurys, Borowczyk, Emidio Greco, Pasolini, Fellini e Rosi. E’ stato recentemente l’autore delle musiche del film Il cielo cade con la regia dei fratelli Frazzi con i quali ha poi collaborato per Almost American. Per le musiche de Il Postino, con la regia di Michael Radford, ha avuto numerosi premi e nomination: il David di Donatello, il Globo d’Oro della Stampa Estera in Italia, il Nastro d’Argento, l’Oscar, il Bafta (British Academy for Film and Television Arts), il Premio Nino Rota. Per La tregua di Francesco Rosi ha conseguito una nomination per il David di Donatello e una nomination all’Oscar per il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Bacalov svolge un’intensa attività come pianista e direttore d’orchestra in Europa e in America, per radio, televisioni e concerti. Attualmente, accanto al repertorio tradizionale e contemporaneo, esegue musiche di autori latino-americani e sue compizioni. Il prossimo ottobre, quando uscirà il film su Madre Teresa in versione animata su cento schermi italiani, Bacalov salirà sul podio dell’Auditorium di Roma per eseguire la sua “Messa per Madre Teresa”.

Maestro Bacalov, quale film consiglia assolutamente di non perdere?
Munich di Steven Spielberg.

Perché?
E’ un film importante, fa discutere, apre un dialogo tra culture distanti, è un film massimalista nel quale c’è il tentativo straordinario di capire le posizioni altrui, affrontando il tema della convivenza, della tolleranza, della comprensione, senza per questo dover accettare per forza le idee dell’altro, inteso come un’alterità lontana dalle proprie convinzioni.

Che genere di film preferisce?
Quelli che fanno scoprire realtà nuove, che fanno riflettere e che aprono orizzonti lontani da ciò che ci è noto sul piano psicologico o fisico.

Qual è il film italiano più bello che ha visto di recente?
La terra di Sergio Rubini.

Due buoni motivi per vederlo?
Rubini è un bravo regista. Racconta un tema legato alla cultura non solo italiana, ma mediterranea, dove il calore della famiglia e delle tradizioni è forte e lega le persone, al di là delle diversità caratteriali. E poi sono bravi gli attori, soprattutto Bentivoglio.

Preferisce il blockbuster americano o il film italiano d’autore?
Preferisco i buoni film. Certo gli americani, grazie agli investimenti, riescono spesso ad unire la qualità alla tecnica. Ma non sono un patito della perfezione stilistica. Mi piacciono le storie che nascono dalla pancia, quelle viscerali, che possono essere realizzate anche con pochi soldi. E in ogni caso, trovo scandaloso che il Fus abbia tagliato i soldi per la promozione dei film italiani.

Quale film sconsiglia assolutamente di vedere?
Tanti, ma non mi va di dire i titoli. Trovo insopportabili le commediole italiane che magari hanno sucesso al botteghino e la gente le va a vedere senza motivo.

Quale attore italiano ha apprezzato di più recentemente?
Gifuni e Bentivoglio

E chi è l’attrice italiana che più le piace?
Barbora Bobulova, la Buy, la Mezzogiorno, la Morante e tante altre. I talenti in Italia non mancano.

Qual è invece l’attore o l’attrice italiana che rimpiange di più?
Marcello Mastroianni manca molto a me e al cinema. E’ un grandissimo.

Quale film rivede sempre volentieri?
I classici dei grandi maestri, gli evergreen che saranno sempre belli e attuali anche tra cinquant’anni, come Vaghe stelle dell’Orsa di Visconti.

A quale regista darebbe il Leone alla carriera?
A Carlo Lizzani.

Qual è il più bel film d’amore che ha visto?
Il Postino di Massimo Troisi: è ricco di tutti gli elementi amorosi per antonomasia, c’è l’amore per la vita, per la poesia, per la donna, per l’amico: è molto poetico e profondo.

Quale genere di film non andrebbe mai a vedere?
I film d’intrattenimento puro, le commedie edulcorate o quelle erotiche con le trame fini a stesse.

Quale sarà il prossimo film che vedrà?
La bestia nel cuore della Comencini e Il Caimano di Moretti.

Quale personaggio le sarebbe piaciuto interpretare sul grande schermo?
Nessuno, non mi piacerebbe fare l’attore, è un mestiere complicato. Di attori ne conosco tanti, hanno sempre tante sofferenze sul lavoro da patire. E’ una professione che non fa per me.

Per quale film le sarebbe piaciuto comporre la colonna sonora?
Per Schindler’s list di Spielberg.

autore
09 Aprile 2006

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