Lucini: le mie coppie prima del fatidico sì


“Se una commedia pura come Oggi sposi è stata selezionata dal Festival di Roma di vuol dire che qualcosa sta cambiando rispetto allo snobismo di sempre di critici ed intellettuali. E’ esistita troppo a lungo un’eccessiva ‘biforcazione’ tra film brillanti e film cosiddetti seri e invece ci può essere una sana via di mezzo attraverso la ricerca di una certa qualità anche nel divertimento. E’ una bella sfida e del resto oggi si può contare su una nuova generazione non solo di attori, ma anche di registi e sceneggiatori che ha voglia di misurarsi con la commedia che è nelle nostre corde e nel nostro Dna, sia di autori che di spettatori”.

 

Chi parla è Luca Lucini, il 42enne regista milanese autore della commedia corale scritta dai gettonatissimi Fabio Bonifacci (già autore del copione di Si può fare), Fausto Brizzi e Marco Martani e prodotta da Cattleya e Universal venerdì in sala dopo l’anteprime fuori concorso al Festival di Roma.

 

Oggi sposi vede in scena varie ed improbabili coppie di diversa estrazione colte dal momento in cui stabiliscono di sposarsi fino al giorno del matrimonio. Danno vita alle loro vicende buffe e movimentate Nicola (Luca Argentero), affascinante e capace poliziotto pugliese che sta per sposare l’incantevole figlia dell’ambasciatore dell’India (Moran Atias) ma dovrà convincere ad acconsentire alle nozze con rito Indù suo padre, il rozzo e irascibile contadino tradizionalista Sabino (Michele Placido).

Intanto Salvatore (Dario Bandiera) e Chiara (Isabella Ragonese), due giovani precari nullatenenti con un figlio in arrivo, escogitano un matrimonio a costo zero facendo imbucare i loro 72 parenti siciliani al sedicente ‘matrimonio del secolo’ tra Sabrina (Gabriella Pession), una soubrette televisiva 27enne già in declino, ed il giovane e losco squalo dell’alta finanza Attilio Panecci (Francesco Montanari, l’interprete della serie tv Romanzo criminale). Alle mondanissime ed esclusive nozze è vivamente interessato anche Fabio Di Caio (Filippo Nigro), integerrimo magistrato romano che indaga da tempo sui traffici di Panecci mentre cerca di dissuadere suo padre, 70enne benestante, (Renato Pozzetto) dallo sposare una massaggiatrice poco più che ventenne (Carolina Crescentini).

 

Giunto dopo vari videoclip musicali e filmati pubblicitari al quinto film per il cinema (dopo Tre metri sopra il cielo, L’uomo perfetto, Amore, bugie e calcetto e Sono un padre) Lucini confessa la sua ambizione, dar vita a un intreccio solido e non a semplici gags ripetitive. “Mi divertiva l’idea di raccontare le fasi che precedono un matrimonio, dalla richiesta ufficiale al classico sì, approfondire quella parte non romantica ma tecnica, che alcune volte si rivela un incubo”, spiega il regista sottolineando che, nella sua gioiosa ‘opera in costume’ che racconta comunque la società di oggi, tutto è stato molto curato con notevole impegno produttivo. “Partendo dagli intrecci creati da Brizzi e Martani ho calibrato i personaggi con Bonifacci, con cui avevo già sceneggiato Amore, bugie e calcetto. In seguito ho cercato attori a tutto tondo e non solo dei comici, affiancando giovani promesse di oggi e domani ad interpreti molto esperti e tutti sono stati felici per l’opportunità di recitare un po’ sopra le righe e di mettersi in gioco. Da veterani entusiasti come il misuratissimo Pozzetto e il debordante Placido, a Argentero che si è rasato a zero e parla con un forte accento pugliese, a Gabriella Pession, che appare in scena come una vamp biondo platino, a Filippo Nigro che è in pratica irriconoscibile con il parrucchino.

 

Lucini annuncia infine l’inizio delle riprese di un nuovo film prodotto da Cattleya e Universal, sul set a Milano da metà novembre intitolato La donna della mia vita, una commedia sentimentale incentrata su due fratelli che hanno una madre in comune e padri diversi, scritta da Cristina Comencini con sua figlia Giulia Calenda e con Teresa Ciabatti.

autore
20 Ottobre 2009

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