Loznitsa sulla condanna di Sentsov

Il regista ucraino: "la condanna del collega Sentsov è crudele, inumana, ingiusta, un atto aggressivo che tenta di instaurare un terrore psicologico"


VENEZIA – La condanna del regista ucraino Oleg Sentsov per terrorismo ”che c’è stata esattamente 11 giorni fa, è stata uno shock, perché crudele, inumana, ingiusta. E’ stata un colpo alla porta, una sveglia, per ciascuno di noi. E’ un atto aggressivo, che cerca di installare un terrore psicologico, vorrei chiedere a tutti qui alla Mostra di domandarne il rilascio immediato”. Lo ha detto Sergei Loznitsa, cineasta ucraino oggi alla Mostra fuori concorso con il documentario Sobytie (The event), che ricostruisce il tentato golpe del 1991 nell’ex Unione Sovietica. Quello di Sentsov, ha spiegato Loznitsa ”è stato un processo molto seguito dai media, ed è stato chiaro per tutti che non c’era nessuna prova della sua colpevolezza come di quella di Oleksandr Kolcenko, l’attivista condannato a 10 anni”. Parlando poi del perché abbia deciso di raccontare nel suo documentario, il tentato golpe del 1991, ha spiegato: ” Credo che il fatto, pur essendo avvenuto 24 anni fa, abbia notevole pertinenza con ciò che accade oggi. Sembra che gli sviluppi presi dal Paese allora l’abbiano portato in un vicolo cieco. Penso sia importante tornare a quel momento quando si fece una svolta nella direzione sbagliata. Il mio film è un invito a riflettere”. 

autore
05 Settembre 2015

Venezia 72

Venezia 72

The Fits vince lo Spirit Award

Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente

Venezia 72

Biennale in Brasile

Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino

Venezia 72

Barbera confermato per il 2016

Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate

Venezia 72

Francesco Di Pace: “Opere prime italiane deludenti”

Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale


Ultimi aggiornamenti