Love is in the air in sala

Come sopravvivere a un lungo volo intercontinentale tra New York e Parigi, quando ci si ritrova seduti vicino a una ex che ancora ti odia. E’ quello che deve scoprire il protagonista di Love is in the air – Turbolenze d’amore, la commedia romantica francese di Alexandre Castagnetti con Nicolas Bedos e Ludivine Sagnier, in sala da oggi, 27 agosto con Nomad Film. Alla base della storia la sceneggiatura dell’americano Vincent Angell. Il tentativo è stato ”muoversi nella classica commedia romantica per rinnovarsi all’interno di quella cornice”, ha spiegato il regista. Al riadattamento dei dialoghi ha lavorato anche Nicolas Bedos, classe 1972, figlio d’arte (suo padre è l’attore Guy Bedos) che oltre a recitare, è un autore cinematografico e teatrale e un personaggio televisivo molto popolare e discusso anche per le sue provocazioni. ”A volte si ha l’impressione che il genere sia stato inventato da Meg Ryan e Hugh Grant ma c’erano già stati Lubitsch, Cukor, Mankiewicz e dei ruoli di contorno geniali – ha detto Bedos – la storia del cinema ne è piena! Mi sono ispirato soprattutto a quelli”.

Nel film, uscito in Francia due anni fa, Bedos è Antoine, affascinante tombeur des femmes che non riesce a stare per più di due settimane con la stessa donna. Al ritorno in Francia da New York, si ritrova in aereo seduto accanto a Julie (Sagnier), scultrice, con la quale aveva avuto una storia importante finita male. La ragazza, prossima al matrimonio con un altro, non l’ha ancora perdonato e lui non ha veramente mai superato la loro rottura. Il lungo viaggio in aereo sarà teatro del loro scontro, fra equivoci, insicurezze, amici in crisi, genitori arrabbiati e nuove tentazioni, senza esclusione di colpi. ”E’ stato il mio primo ruolo da protagonista al cinema – ha spiegato Bedos – ed ero molto nervoso. Ludivine mi ha molto aiutato, rassicurandomi, dicendomi di smetterla di angosciarmi, che la sceneggiatura era ottima e che io non me la stavo cavando male”. Per l’attrice ”spesso nelle commedie romantiche i personaggi femminili vengono creati in funzione dell’uomo e sono poco sviluppati, Julie invece è complessa, piena di contraddizioni, ed è ciò che mi è piaciuto”.