Location ideale per cinema e audiovisivo, con le sue cinque torri circolari e l’ampio cortile interno il Castello dell’Abbadia di Vulci rappresenta perfettamente espressioni e forme tipiche della bellezza medievale alla quale si aggiunge lo spettacolare Ponte del Diavolo dal quale si può godere di un panorama unico nel suo genere.
All’interno del vasto Parco Naturalistico di Vulci, nella circoscrizione comunale di Canino, in provincia di Viterbo, sorge il Castello dell’Abbadia, una delle rocche più suggestive della Tuscia. Oggi sede del Museo Archeologico Nazionale di Vulci, fu edificato nel XII secolo dai monaci cistercensi a difesa del Ponte del Diavolo (o dell’Arcobaleno), costruzione romana realizzata su un’analoga struttura risalente all’epoca etrusca.
Il Castello dell’Abbadia sorge sui resti di un’antica abbazia benedettina (da cui trae origine il nome) del IX secolo, dedicata a san Mamiliano, che subì gravi danni a causa delle incursioni saracene. I monaci lo utilizzarono come punto strategico per accogliere i pellegrini e viaggiatori, tra cui anche i Cavalieri Templari. Poiché strategicamente rilevante (tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana) l’edificio divenne inevitabilmente oggetto di contesa passando sotto diverse dominazioni: da Alessandro Farnese nel XVI secolo allo Stato Pontificio, ai Bonaparte nel 1859, ai Torlonia e infine fu acquistato dallo Stato Italiano.
All’interno del Museo Archeologico di Vulci raccoglie materiale proveniente da scavi effettuati dall’Ottocento ai primi anni 2000 soprattutto nelle vastissime necropoli, comprendenti circa 30.000 tombe (fra le quali la celebre Tomba François) che coprono un arco temporale che va dall’età del Ferro al III-II sec. a.C. offrendo un panorama cronologicamente e tipologicamente completo sulle attività produttive e sugli scambi commerciali dell’antico centro etrusco e romano.
Per maggiori informazioni sulle riprese scrivi a: production@romalaziofilmcommission.it
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