LOCARNO. È andato a Lav Diaz, uno dei registi più estremi del cinema indipendente contemporaneo, il Pardo d’oro, il riconoscimento conferito in Piazza Grande, davanti a 5mila spettatori. Il regista filippino si è guadagnato il favore della giuria del Concorso internazionale, presieduta da Gianfranco Rosi, grazie al suo Mula Sa Kung Ano Ang Noon (From What Is Before), un film che racconta le Filippine al tempo del dittatore Marcos, rigorosamente in bianco e nero che – come d’abitudine per Diaz – supera abbondantemente le cinque ore. Diaz ha vinto il primo premio ma ha mantenuta intatta la propria indipendenza anche sul piano politico. Fa fede in questo senso la sua dichiarazione in conferenza stampa: “Qui ci sono molti conti bancari della famiglia Marcos, sareste così gentili da ridarceli a noi, popolo filippino?”.
Il portoghese Pedro Costa ha invece vinto un premio importante, quello per la migliore regia, nonostante abbia voluto annullare la conferenza stampa del film dicendo che il suo lavoro parlava da solo. Con Cavallo Dinheiro il regista ritorna a raccontare il suo paese, concentrandosi sulla rivoluzione del Garofani che nel 1974 rovesciò il regime fascista di Salazar.
Per quanto riguarda gli altri premi del Concorso Internazionale, Il premio speciale della giuria è stato assegnato a Listen Up Philip, del regista Alex Ross Perry, mentre i premi per la migliore interpretazione femminile e maschile sono andati rispettivamente ad Ariane Labed per Fidelio, L’odyssée d’Alice, di Lucie Borleteau e ad Artem Bystrov per Durak (The Fool), di Yury Bykov.
Una menzione speciale è stata assegnata a Ventos de agosto di Gabriel Mascaro. Nessun riconoscimento invece per l’unico italiano in gara, Perfidia, di Bonifacio Angius, che ha comunque fatto discutere dividendo critica e pubblico. In ogni caso, come dice il direttore artistico Carlo Chatrian, Locarno è soprattutto un festival d’incontri ed effettivamente gli incontri di quest’anno hanno lasciato il segno, anche se è mancato quello più atteso, la masterclass con Roman Polanski, che a causa di una polemica montata da un politico locale, ha deciso all’ultimo momento di disertare la manifestazione. Il lungo e sentito applauso della piazza il giorno in cui era previsto l’incontro ha confermato però il grande il desiderio degli spettatori di averlo con loro.
Interesse da parte del pubblico anche per Giancarlo Giannini, Agnès Varda, Rita Pavone, Luca Bigazzi e Dario Argento. Quest’ultimo ha approfittato del soggiorno locarnese per annunciare il suo prossimo progetto. Si tratta di una serie per la televisione americana, consistente in una decina di film della durata di circa 80 minuti. Il regista produrrà con la sua società tutta la collezione e dirigerà uno o due film, gli altri saranno affidati a giovani registi che si siano messi in luce dirigendo horror indipendenti per il web. Ogni film avrà inoltre la presentazione dello stesso Argento, un po’ nello stile della Alfred Hitchcock Hour, l’indimenticabile programma tv pensato negli anni Cinquanta dal mago del brivido. Gli episodi dovrebbero essere tutti realizzati entro l’estate del 2015, e non è prevista un’uscita theatrical.
L’elenco completo dei premi:
Concorso internazionale
Pardo d’oro Mula sa kung ano ang noon (From What Is Before) di Lav Diaz, Filippine
Premio speciale della giuria Listen Up Philip di Alex Ross Perry, Stati Uniti
Pardo per la miglior regia Pedro Costa per Cavalo Dinheiro, Portogallo
Pardo per la miglior interpretazione femminile Ariane Labed per Fidelio, l’odyssée d’Alice di Lucie Borleteau, Francia
Pardo per la miglior interpretazione maschile Artem Bystrov per Durak (The Fool) di Yury Bykov, Russia
Menzione speciale Ventos de Agosto di Gabriel Mascaro, Brasile
Concorso Cineasti del presente
Pardo d’oro Cineasti del presente–Premio Nescens Navajazo di Ricardo Silva, Messico
Premio speciale della giuria Ciné+ Cineasti del presente Los Hongos di Oscar Ruiz Navia, Colombia/Francia/Argentina/Germania
Premio per il miglior regista emergente La creazione di significato di Simone Rapisarda Casanova, Canada/Italia
Menzione speciale Un jeune poète di Damien Manivel, Francia
Opera Prima
Pardo per la migliore opera prima Songs from the North di Soon-mi YOO, Stati Uniti/Corea del Sud/Portogallo
Menzione speciale Parole de kamikaze di Sawada Masa, Francia
Pardi di domani
Concorso internazionale
Pardino d’oro per il miglior cortometraggio internazionale – Premio SRG SSR Abandoned Goods di Pia Borg e Edward Lawrenson, Gran Bretagna
Pardino d’argento SRG SSR per il Concorso internazionale Shipwreck di Morgan Knibbe, Paesi Bassi
Nomination di Locarno agli European Film Awards – Premio Pianifica Shipwreck di Morgan Knibbe, Paesi Bassi
Premio Film und Video Untertitelung Hole di Martin Edralin, Canada
Menzione speciale Muerte blanca di Roberto Collío, Cile
Concorso nazionale
Pardino d’oro per il miglior cortometraggio svizzero – Premio Swiss Life Totems di Sarah Arnold, Francia
Pardino d’argento Swiss Life per il Concorso nazionale Petit Homme di Jean-Guillaume Sonnier, Svizzera
Premio Action Light per la miglior speranza svizzera Abseits der Autobahn di Rhona Mühlebach, Svizzera
Prix du Public UBS Schweizer Helden di Peter Luisi, Svizzera
Variety Piazza Grande Award Marie Heurtin di Jean-Pierre Améris, Francia
Gianfranco Pannone con il documentario Sul vulcano - fuori concorso al festival di Locarno e distribuito da Luce Cinecittà - lancia un appello ai politici per sensibilizzarli sulla grave situazione in cui versano quella zona e i suoi abitanti: "Ho preferito raccontare il Vesuvio anche attraverso le parole e gli scritti di tanti artisti e scrittori. Ma affronto anche i problemi che la speculazione ha creato. Parlo delle case costruite sui canali creati dalla lava, racconto la concentrazione di persone che vive in posti che non dovrebbero essere abitati. E questa è politica, politica vera, quella che piace a me"
"Volevo che in Perfidia ci fosse la Sardegna che conosco, che non è soltanto quella colorata, piena di sole e di mare, ma quella grigia, claustrofobica che si respira in certe periferie", così il regista sul suo esordio passato in Concorso al Festival di Locarno e in uscita in sala il 27 novembre con Movie Factory e Il Monello film. La storia, ambientata a Sassari, racconta di un padre e un figlio che, dopo la morte della loro moglie e madre, convivono scoprendo di essere due completi estranei. "Il tempo che stiamo vivendo è fatto di di una cattiveria che s'innesta silente nella società, nella famiglia, fra le persone, che non comunicano più e sono spesso paralizzate dalla solitudine", spiega l'autore
Il masterclass di Roman Polanski in programma a Locarno il 31 agosto con la moglie Emmanuelle Seigner, sta rinfocolando polemiche nel ticinese, il bacino d’utenza primo e naturale del festival. Parecchie voci indignate, anche a mezzo stampa, per l’invito al regista che si porta però ancora dietro il peso dell’accusa di stupro a una ragazzina. A protestare anche alcuni politici, come Fiorenzo Dadò, capogruppo del partito popolare democratico. Ma il direttore Carlo Chatrian risponde: "Lo invito come regista ponendo l'accento sui suoi film"
Rita Pavone protagonista al Festival di Locarno: la retrospettiva sulla Titanus propone anche il musicarello del 1967 Non stuzzicate la zanzara e lei si è lasciata andare ai ricordi, dalla collaborazione con Lina Wertmuller (che l'ha diretta anche nel celebre Gian Burrasca televisivo) e Giancarlo Giannini all'incontro con Elvis Presley o Giulietta Masina. E in futuro vorrebbe essere diretta da Pupi Avati “un regista che amo molto per come sa lavorare con gli attori”