Liliana Cavani e Francesca Comencini a Visionarie

Con Laura Delli Colli, Liliana Cavani, Dacia Maraini e Francesca Comencini si è parlato di donne nella storia e delle origini degli stereotipi patriarcali


Bilancio positivo per la seconda edizione di Visionarie che ha visto un’ottima affluenza di pubblico, pur nel rispetto delle normative anti-covid. Tra i partecipanti non solo registe, sceneggiatrici e scrittrici ma anche tante giovani spinte dal desiderio di confrontarsi con icone della cultura italiana. Una due giorni tutta al femminile che si è svolta a Palazzo Merulana il 28 e 29 gennaio.

In apertura le pari opportunità nell’audiovisivo con gli interessanti interventi di Maria Pia Ammirati, Monica Lucarelli, Chiara Sbarigia, Linda Laura Sabbadini, Gloria Giorgianni e Riccardo Tozzi che hanno messo in evidenza come il mondo dell’audiovisivo e della serialità televisiva, dal 2016, stia mutando a causa dell’avvento delle piattaforme di streaming. Siamo di fronte ad un vero e proprio “fenomeno internazionale” che ha cambiato il mercato e la fruizione dei prodotti audiovisivi, abituandoci progressivamente ad aprirci ad una dimensione sempre più internazionale.  

Con Laura Delli Colli, Liliana Cavani, Dacia Maraini e Francesca Comencini si è parlato di donne nella storia e delle origini degli stereotipi patriarcali sottesi ad un secolare processo di trasformazione. Il passaggio dal matriarcato al patriarcato, è rintracciabile nelle Eumenidi di Eschilo che ci portano indietro nei secoli fino alla Grecia del 450 A.C. Oggi la rappresentazione è importante quanto la rappresentanza e per questo è importante aprire i programmi didattici e far conoscere scrittrici e autrici che solitamente sono escluse dai libri di scuola. Lidia Ravera ha spiegato come oggi ci troviamo spesso a confrontarci con un linguaggio escludente e le parole, quando escludono, diventano strumenti di potere. Le parole non sono neutre, ma rivelatrici di quello di cui abbiamo paura e di quello che è “indecente” nominare in una logica sempre più plasmata sul politicamente corretto.

A chiudere la seconda edizione di Visionarie il panel “Re-sisters, sorelle nella resistenza, storie di artiste afhane” con il toccante intervento e appello della regista Sahraa Karimi rivolto alla comunità internazionale. La riconquista dell’Afghanistan da parte dei talebani, avvenuta lo scorso 15 agosto, ha reso la situazione grave e pericolosa. Migliaia di persone sono state costrette a scappare per sfuggire alla repressione e alla violenza. A confrontarsi al panel in collegamento la regista Costanza Quatriglio, la docente e ricercatrice Mara Matta, la direttrice ARCS – ARCI culture solidali Silvia Stilli e la giornalista Cristiana Cella.

Canale YouTube per rivedere gli interventi in streaming  

Cr. P.
31 Gennaio 2022

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