Louise, un’anziana signora, si rende conto alla fine dell’estate di aver perso l’ultimo treno che dalla stazione balneare avrebbe dovuto riportarla in città. La stagione sta mutando, il sole è sempre meno intenso. In spiaggia ci sono sempre meno persone e la corrente elettrica arriva solo a momenti. Potrebbe essere una occasione bella e suggestiva per esplorare la natura e la solitudine che non di rado l’accompagna, cercando momenti intensi di riflessione. Ma lei non è un’avventuriera né un’anima meditabonda, essendo al contrario fragile e civettuola. Potrebbe non ruscire a superare la stagione. Ma alla fine accetterà la situazione come una sfida, cercando di affrontare tanto la natura quanto i propri ricordi.
Louise en Hiver, coproduzione franco-canadese di Jean François Laguionie, ormai al suo sesto lungometraggio animato, arriva in sala il 22 dicembre con I Wonder Pictures dopo la presentazione lo scorso ottobre ad Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni. La voce alla protagonista, qui in italia, è fornita da Piera Degli Esposti.
Louise non è sola nelle sue peregrinazioni. Dopo un po’ si trova un cane, che diventerà il fedele alleato e complice, un po’ come venerdì per Robinson Crusoe. Da segnalare il comparto tecnico, la base è quella del gouaché (guazzo) che consiste nel diluire con acqua o con altri materiali diverse illustrazioni. L’animazione in 2D è utilizzata invece in maniera innovativa, alternandosi e integrandosi con procedimenti in 3D con il fine di dare profondità ai personaggi e illuminare le scene. Dominique Frot (conosciuta per Il padre dei miei figli di Mia Hansen Løve o The Smell of Us del controverso Larry Clark), presta la voce roca alla protagonista.
Laguionie, che del cartoon è anche sceneggiatore e una delle voci principali, ha vissuto egli stesso avventure per boschi e scogliere, nelle zone marittime della Normandia dove è uso trascorrere le vacanze, e per questa valenza autobiografica ha di realizzare i disegni in prima persona, perché si sentiva molto vicino alla storia. “Louise decide di costruirsi una casetta di fronte al mare, perché io stesso lo avrei fatto in una situazione simile – dice – Non ci si sente abbandonati in mare. Ci sono gabbiani, granchi, c’è vita e questa è una sfida per chi si sta avvicinando al termine della sua esistenza e deve ripartire da zero”.
L’autoresi è avvicinato all’animazione dopo il suo incontro con Paul Grimault. Alla fine degli anni ’70 realizza diversi cortometraggi e mentre lavora sul suo primo lungometraggio animato, Gwen, le livre de sable (1985) fonda lo studio di animazione Le Fabrique. Nel 2011 Laguionie completa il lavoro su Le Tableau ( The Painting/La tela animata), lungometraggio a metà tra animazione e live-action, premiato come miglior film al Festival of European Animated Feature Films and TV Specials.
In sala dal 25 al 27 novembre con Lucky Red, il documentario di Kaku Arakawa svela il dietro le quinte della creazione de 'Il ragazzo e l'airone". Un regalo ai fan del maestro dell'animazione giapponese
Basato sul romanzo bestseller di Gregory Maguire, è al cinema uno dei musical più amati di sempre
Intervista a Arianna Craviotto, Gigi & Ross e Sissi. Il film d'animazione è dal d22 novembre su Netflix
Intervista a Leo Gullotta e Mimmo Verdesca. Il film in sala dal 5 dicembre con 01 Distribution