Le note di Morricone per l’addio a Gemma

L'ultimo saluto al popolare attore nella Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Piazza del Popolo


Le note di Ennio Morricone scritte per Una pistola per Ringo, hanno accompagnato, tra gli applausi, l’uscita del feretro di Giuliano Gemma, portato a spalla dai Vigili del Fuoco, al termine dei funerali che si sono svolti stamattina in Piazza del Popolo nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli. A fine cerimonia, sul sagrato, hanno ricordato l’attore, parlando alle centinaia di persone presenti sulla piazza, Walter Veltroni, che ha anche accennato alla “giusta richiesta da parte della famiglia di avere chiarezza sulle circostanze della morte di Giuliano”, Francesco Rutelli e amici come Nino Benvenuti. Tra i presenti alle esequie di Gemma, morto martedì scorso a 75 anni, per le conseguenze di un grave incidente d’auto vicino Cerveteri, c’erano Ursula Andress, Bud Spencer, Giuliano Montaldo, che ha anche letto la preghiera degli artisti concludendo con ”Ciao Giuliano… ciao”, Alessio Boni, Philippe Leroy, Fabrizio Frizzi, Ninetto Davoli, Flavia Barca, assessore alla Cultura del Comune di Roma, Fabio Testi, Franco Nero, Zeudi Araya, Paolo Ferrari, presidente della Fondazione Cinema per Roma, Felice Laudadio, Fiorenza Tessari, Andrea Occhipinti, oltre a tanti membri delle maestranze del cinema. Al termine della messa hanno salutato l’attore la moglie Baba e le figlie Vera e Giuliana. ”Lui è stato il mio sogno e lo sarà per sempre… ciao amore mio”, ha detto Baba Richerme, dopo aver letto una breve poesia scritta da Gemma per un amico. ”Oggi papà sarebbe contento di vedere tanta gente, perché era uno di noi – ha detto Vera Gemma – uno vero. Ci ha lasciato una lezione di professionalità, umiltà e coraggio”. Mentre Giuliana Gemma, con la voce rotta dalle lacrime, ha aggiunto: ”è sempre stato il mio esempio, e lo sarà per sempre, un gran padre e lo sarà per sempre”. Don Walter Insero che ha officiato la cerimonia, nella sua omelia l’ha ricordato come un uomo che ”non ha mai vissuto da star ma che ha sempre manifestato un grande rispetto per gli altri – ha detto-. Aveva sempre la battuta pronta, era sensibile, arguto e intelligente, con uno sguardo puro”. Accanto al feretro, per tutta la cerimonia, il picchetto dei Vigili del Fuoco, corpo in cui Gemma aveva fatto il militare, e ai lati dell’altare le corone di fiori del Comune di Roma, del presidente della Repubblica e la rappresentanza dell’Associazione nazionale degli atleti azzurri e olimpici d’Italia. Rutelli ha ricordato l’orgoglio e la felicità di Gemma nel donare al Comune di Roma nel 1999 una statua da lui realizzata (la scultura era una sua grande passione) per la Maratona di Roma. L’ex sindaco ha anche parlato della carriera dell’attore sia nel cinema popolare che con autori come Visconti, Zurlini e Monicelli: ”Gli piaceva fare le cose perbene e le ha fatte così per tutta la vita perché era una persona perbene”. Per Veltroni ”nella fotografia del miglior cinema italiano e delle persone perbene oggi manca qualcuno, manca Giuliano”. Mentre Benvenuti lo ha descritto come ”un marito irreprensibile, un amico generoso, per me un fratello, che non avrei mai pensato di dover lasciare in questo modo”, ha spiegato-. Non ti dico arrivederci, a presto, ma credimi, lo vorrei. Buon viaggio e un abbraccio forte forte forte… ciao”. Giuliano Gemma verrà tumulato nella tomba di famiglia nel cimitero di Prima Porta.

07 Ottobre 2013

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