Al via dall’1 al 9 giugno la 10ma edizione delle Giornate della Luce, il festival ideato da Gloria De Antoni e da lei diretto con Donato Guerra. Un evento irrinunciabile nel panorama festivaliero italiano che celebra da anni gli autori della fotografia, veri protagonisti della manifestazione, con proiezioni, masterclass, dibattiti, mostre e omaggi. Sede principale sarà come sempre Spilimbergo, ma incontri e proiezioni si svolgeranno anche a Pordenone, Gorizia, Casarsa della Delizia, San Daniele del Friuli, Codroipo, Gemona del Friuli, Sequals. Una serie di appuntamenti pensati per il pubblico e gli addetti ai lavori che vedranno avvicendarsi i protagonisti del nostro cinema.
In giuria Monica Guerritore, nel ruolo di presidente, con lei Luan Amelio Ujkaj, Mateja Zorn, Gianni Fiorito e Oreste De Fornari. A loro il compito di assegnare il Quarzo Di Spilimbergo – Light Award 2024, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione. Questa la terna dei film finalisti e degli autori della fotografia che concorrono al premio: Davide Leone per C’è ancora domani di Paola Cortellesi che fa il suo esordio alla regia con un originale dramedy in bianco e nero ambientato nel Secondo Dopoguerra che ci parla di emanazione femminile dai codici etici ed estetici della donna nella società. Francesco Di Giacomo per Rapito di Marco Bellocchio. Il film ricostruisce la figura di Edgardo Mortara, il bambino ebreo il cui rapimento da parte del Vaticano nel 1858 divenne un caso internazionale. E infine Lorenzo Casadio Vannucci per Gli oceani sono i veri continenti di Tommaso Santambrogio film d’apertura delle Giornate degli Autori alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tre diversi mondi si intrecciano in un paesino dell’entroterra cubano dove il tempo sembra si sia fermato. In un affresco di contemporaneità dolente.
Tra gli appuntamenti del festival come ogni anno le mostre legate al cinema. Ad aprire le Giornate della Luce 2024 la mostra fotografica C’è ancora domani, sempre di Claudio Iannoni a Palazzo della Loggia: 45 scatti realizzati sul set del film di Paola Cortellesi per mantenere vivo attraverso l’occhio della fotocamera il messaggio di denuncia e l’impegno civile che lo ha ispirato. La mostra sarà aperta al pubblico fino al 23 giugno. Omaggio a Marcello Mastroianni, nel centenario della nascita, con la mostra Marcello Mastroianni Ritrovato che vede protagoniste le foto inedite di Paul Ronald sul set di 8 ½ di Federico Fellini (1963). Uno dei principali fotografi di scena del cinema italiano, Paul Ronald (1924-2005), chiamato da Federico Fellini sul set di 8 1/2, ha lasciato attraverso i suoi scatti una testimonianza eccezionale sul lavoro del regista. La mostra, curata da Antonio Maraldi, sarà aperta allo Spazio Linzi di Spilimbergo dal 2 al 23 giugno.
Sempre sul fronte delle mostre quella su Elio Ciol, famoso fotografo friuliano, dal titolo Elio Ciol, “Gli ultimi” e la fotografia come rispecchiamento identitario. Le immagini scattate sul set del film Gli ultimi (1963), affresco della vita dei contadini del Friuli negli anni 1930, sono da considerarsi una documentazione imprescindibile della fotografia di scena nel campo del cinema italiano. La mostra, a cura di Stefano Ciol, in collaborazione con Confartigianato Pordenone, CATA e Cinemazero sarà aperta dal 2 al 23 giugno, presso la sede del Confartigianato di Spilimbergo.
A raccontare il rapporto tra cinema e cucina la mostra fotografica Cinema italiano tra tavola e cucina che si propone di far vedere come il cinema di casa nostra abbia raccontato, in questo scorcio di nuovo secolo, ciò che succede attorno alla tavola e ai suoi commensali. Le foto in mostra, realizzate dai fotografi di cinema delle ultime generazioni, provengono dall’archivio di Cliciak, il concorso nazionale per fotografi di scena organizzato dal Centro Cinema Città di Cesena dal 1998. A ospitare la mostra a Spilimbergo, aperta durante il festival, una serie di locali, ristoranti e osterie cittadine. La mostra è curata da Antonio Maraldi e presentata in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena e Associazione Nuovo Corso.
Si comincia sabato1 giugno alle 18.00 con Sergio Stivaletti, il grande maestro degli effetti speciali e cui verrà conferito il premio Controluce per i mestieri del cinema e l’artigianato della Confartigianato Imprese Pordenone. Stivaletti per oltre 30 anni ha ideato e creato personaggi, creature e mostri per il cinema, la televisione e il teatro, collaborando con alcuni dei più grandi registi italiani come Dario Argento, Michele Soavi, Lamberto Bava, Roberto Benigni e Gabriele Salvatores. Precede l’incontro con Stivaletti la premiazione della sigla vincitrice della decima edizione del festival firmata da Rachele Valentinis.
Sarà Marco Risi ad aprire il festival alle 21.00 al Cinema Miotto di Spilimbergo con il suo ultimo film Il punto di rugiada che presenterà con l’autore della fotografia Michele Paradisi. Un film che racconta la vita alla deriva di due ragazzi interpretati da Alessandro Fella e Roberto Gudese.
Domenica 2 giugno alle ore 12.00 l’inaugurazione della mostra Marcello Mastroianni Ritrovato – Nelle foto inedite di Paul Ronald sul set di 8 ½ allo Spazio Linzi di Spilimbergo e della mostra Elio Ciol, “Gli Ultimi” e la fotografia come rispecchiamento identitario presso la sede della Confartigianato di Pordenone. Per il quarto anno consecutivo il festival presenta la sua sezione dedicata ai cortometraggi, selezionati dal critico e giornalista cinematografico Luca Pacilio tra quelli partecipanti al Ca’ Foscari Short Film Festival di Venezia. Dalle 15.00 al Cinema Miotto prende il via la rassegna dei corti in concorso: Dreamy Fragrance of Spring Blossoms di Hera Khanmirzaei (13’ – Iran, 2023); Anémona di Alicia Hernanpérez (14’ – Spagna, 2022); Dancing Cloud di Platon Ogarev (17’ – Polonia, 2023); Sea Salt di Leila Basma (19’ – Repubblica Ceca, 2023); A Flight of the Loss Dreamy Bird di Chaman Ramesh Kishan (13’ – India, 2023) e A Bright Sunny Day di Yupeng He (20’ – U.S.A., 2023). A seguire, sempre al Cinema Miotto, la proiezione di Mia di Ivano De Matteo. Come ai tempi di Gli equilibristi e I nostri ragazzi, Ivano De Matteo torna a indagare il rapporto tra un padre e sua figlia, a perlustrare tra le pieghe imprevedibili dell’adolescenza e l’impotenza che connota la genitorialità in quella delicatissima fase dell’esistenza. Al termine della proiezione il regista Ivano De Matteo (in collegamento) e il direttore della fotografia Giuseppe Maio converseranno con il pubblico presente in sala. Chiude la programmazione della giornata la proiezione di Un mondo a parte di Riccardo Milani alle ore 21.00 al Cinema Miotto. Antonio Albanese, torna protagonista di una commedia diretta da Riccardo Milani, interpretando un maestro delle elementari che cerca in tutti i modi di salvare una scuola speciale dalla chiusura a causa delle poche iscrizioni. A incontrare il pubblico sarà presente il direttore della fotografia Saverio Guarna che introdurrà il film e al termine della proiezione risponderà alle domande in sala.
Lunedì 3 giugno alle ore 10.30 presso il Cinema Miotto sarà proiettato il documentario Perugino – Rinascimento Immortale di Giovanni Piscaglia. Un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta dei grandi capolavori del Perugino, dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui interamente dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Paola Buttignol, al termine della proiezione, converserà con il regista presente in collegamento. L’evento è in collaborazione con l’Istituto Il Tagliamento di Spilimbergo, il Liceo Artistico Galvani di Cordenons e Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Alle ore 21.00 prosegue e si conclude la rassegna dei corti in concorso: I Promise You Paradise di Morad Mostafa (25’ – Egitto, Francia, Qatar, 2023); Think Something Nice di Claudius Gentinetta (6’ – Svizzera, 2022); La Valise Rouge di Cyrus Neshvad (18’ – Lussemburgo, 2022); L’avenir di Santiago Ráfales (19’ – Spagna, 2022); Séparation di Aurélien Achache (15’ – Francia, 2022) e The Lampboy, or the Universe Between Us di Tali Tarde (14’ – Germania, 2022). A seguire l’assegnazione del premio Il Quarzo di Spilimbergo – Short Lights in collaborazione con Ca’ Foscari Short Film Festival e Sedicicorto International Film Festival, alla presenza della Giuria dei Corti composta quest’anno da Ilaria Feole, Alessandro Ronchi e Lorena Pavlicˇ. Parallelamente alle ore 21.00 al Cinema Benois De Cecco di Codroipo sarà proiettato il primo film finalista del premio per la Miglior Fotografia, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, del candidato Davide Leone. In collaborazione con il Comune di Codroipo e il Circolo Lumière.
Martedì 4 giugno alle ore 10.30 al Cinema Miotto è in programma il documentario Custodi di Marco Rossitti. Dagli altopiani della Carnia ai Magredi del Friuli, dalle vette delle Dolomiti bellunesi fino alla Lessinia, dall’Appennino emiliano alla laguna di Marano, Marco Rossitti instaura una connessione con i custodi dei luoghi, chiedendogli di raccontarsi. Al termine della proiezione il regista converserà con Marco Pelosi. Sempre al Cinema Miotto, alle ore 15.00 verrà proiettato L’Uomo Senza Colpa di Ivan Gergolet. Un film che indaga il tema tragico delle morti per amianto entrando e scavando nella psicologia di una vittima e di un aggressore che si troveranno ad avere ruoli ribaltati. il regista Ivan Gergolet sarà protagonista di una masterclass sul linguaggio cinematografico con Debora Vrizzi autrice della fotografia del film. A seguire, alle ore 18.00, Luca Pallanch e Maurizio Tedesco presenteranno il libro Champagne e cambiali. Nuove storie e leggende dei produttori italiani da Cinecittà a Hollywood scritto da Luca Pallanch con Domenico Monetti. In Champagne e cambiali Monetti e Pallanch, tra storie avvincenti e aneddoti spesso esilaranti, fanno un ritratto collettivo di uno straordinario gruppo di sognatori e avventurieri che hanno tentato, con esiti alterni ma con lo stesso ammirevole coraggio, di trasformare la crisi di un’industria cinematografica in una nuova opportunità. Si prosegue alle 21.00 con la proiezione di un classico del cinema italiano: Il Grande Cocomero di Francesca Archibugi. Ispirato all’esperienza di Marco Lombardo Radice, neuropsichiatra innovativo, terzo film della Archibugi, amato dal pubblico e dalla critica, il film ha vinto un premio ai Nastri d’Argento e 3 David di Donatello. A introdurre il film al festival la regista che quest’anno è la protagonista del focus del festival Ad altezza di bambino: sono davvero pochi i registi che come lei hanno saputo valorizzare la presenza dei piccoli interpreti, spesso al loro debutto sul grande schermo. La piccola Alessia Fugardi nel film è Pippi, vittima di attacchi epilettici aiutata da un medico al quale lei si apre in un crescendo di fiducia. Il film fu presentato nella sezione Un Certain Regard del 46º Festival di Cannes. Parallelamente a Codroipo al Cinema Benois De Cecco ci sarà invece proiezione del doc Profondo Argento di Steve Della Casa e Giancarlo Rolandi, alla presenza di Steve Della Casa e Maurizio Tedesco che converseranno con Luca Pacilio. Dario Argento, uno dei più acclamati registi italiani nel mondo, oggetto di un culto trasversale che abbatte le barriere generazionali, quasi fosse una rockstar, è in realtà una persona che ha sempre protetto la sua sfera privata. Il documentario riesce a ripercorrere aspetti meno conosciuti, ma decisamente importanti nella vita e nella carriera del cineasta.
Mercoledì 5 giugno alle 9.30 inaugura la giornata al Cinema Miotto, la masterlcass di Saverio Guarna. A seguire alle ore 14.30 masterclass di Rok Nagode, introdotto da Mateja Zorn, in collaborazione con Cross-border film festival Poklon viziji/Omaggio a una visione. Prosegue la programmazione al Cinema Miotto alle 16.00 con la masterclass di Caterina Carone e Alessio Galbiati, rispettivamente regista e sceneggiatore del film I Limoni d’Inverno in programma al Cinema Kinemax di Gorizia alle 20.30. Due sconosciuti, vicino di casa, alle prese con il giardinaggio e l’amore per le piante, incominciano a intessere un dialogo profondo. Una storia di resistenza umana e solidarietà fra spiriti che si incontrano. Caterina Carone e Alessio Galbiati presenteranno al pubblico in sala la proiezione con Eleonora Degrassi. La serata è in collaborazione con il Premio Sergio Amidei. Il film è in replica giovedì 6 al Cinemazero di Pordenone alle ore 21.00 accompagnato da un talk con Daniele Ciprì e Caterina Carone condotto da Marco Fortunato. Alle ore 17.00 ci sarà la replica di C’è ancora domani di Paola Cortellesi e a seguire il corto del Premio Bookciak, Azione! Fino alla fine dell’estate di Greta Amadeo. Come ogni anno si rinnova la partnership con il Premio Bookciak Azione! ideato e diretto da Gabriella Gallozzi. Quest’anno saranno presentati Corti galeotti in tour tra letteratura e cinema: una selezione di video realizzati dalle allieve detenute del carcere femminile di Rebibbia a Roma, ispirati a romanzi, graphic novel e poesie. Un modo per vincere la marginalità e il disagio sociale attraverso il cinema che sperimenta e crea ponti tra il mondo del carcere e il pubblico all’esterno. Alle 21.00, chiude la rassegna della giornata al Cinema Miotto Gloria! di Margherita Vicario che sarà presentato da Paolo Rossi, interprete del film insieme all’autore della fotografia Gianluca Palma che incontreranno il pubblico. Nella Venezia di fine Settecento, Teresa caratterizzata da un talento visionario, scopre uno strumento musicale di nuova invenzione: il pianoforte e inventa una musica ribelle, leggera e moderna che va oltre il suo tempo.
Giovedì 6 giugno alle ore 15.00 al Cinema Miotto sarà presentato da Daniele Ciprì il documentario Roma Santa e Dannata di Marco Giusti, Daniele Ciprì e Roberto d’Agostino. Meravigliosa e infernale al tempo stesso, Roma svela il suo volto più intimo e sorprendente proprio quando calano le tenebre e si illumina di mille luci colorate. Personaggi famosi, romani di nascita o di adozione che conoscono il duplice volto di questa città unica al mondo, raccontata in una notte senza filtri. Alle 21.00 la proiezione del Rapito di Marco Bellocchio, sul caso del piccolo Edgardo Mortara. Il film finalista con l’autore della fotografia Francesco Di Giacomo. Venerdì 7 giugno, alle ore 10.00 al Cinema Miotto la presentazione di Bookciak a Rebibbia – Corti Galeotti. Occasione per proporre al pubblico del festival i corti sperimentali di massimo tre minuti ispirati a romanzi, poesie e graphic novel, vincitori a loro volta del concorso letterario Bookciak Legge. Ideato e diretto da Gabriella Gallozzi. Il premio è l’evento di preapertura delle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia. I bookciak presenti alle Giornate della Luce sono ispirati al tema Storie per restare umani che era stato il fil rouge della XII edizione. Ne parlano Gabriella Gallozzi e la docente Lucia Lo Buono che lavora con le allieve detenute di Rebibbia.
Sabato 8 giugno alle 21.00 la premiazione della X edizione del festival al Cinema Miotto sarà condotta dal giornalista Maurizio Mannoni e Gloria De Antoni. Tra i premi che saranno assegnati. Il Quarzo all’Opera Prima a Lorenzo Casadio Vannucci. A seguire la premiazione Il Quarzo di Spilimbergo – Light Award, Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico. Tra gli ospiti della decima edizione del festival anche il direttore della fotografia catalano Jordi Bransuela Presidente della Giuria dei Giovani.
A Vittorio Storaro andrà il Quarzo d’Oro alla Carriera. Il riconoscimento va a celebrare un percorso unico che attraversa oltre cinquant’anni di storia del cinema. Ha lavorato, tra gli altri, con registi quali Woody Allen, Carlos Saura, Giuliano Montaldo, Alfonso Arau, Luca Ronconi, oltre a Bernardo Bertolucci, Francis Ford Coppola e Warren Beatty. Con loro è arrivato a una maturazione sempre più approfondita dello stile cinematografico che gli ha permesso, nel tempo, una costante ricerca sulle possibilità creative dell’Immagine e sulla capacità di “scrivere” la luce. In occasione della premiazione, giovedì 6 giugno alle 18.00 è in programma una lectio magistralis con Vittorio Storaro in collegamento.
In omaggio a Storaro, chiude la serata, La Ruota delle Meraviglie di Woody Allen di cui è stato autore della fotografia.
Anche quest’anno Le Giornate della Luce vogliono rendere omaggio al ricordo della giovane Michela Baldo, morta nel giugno del 2016 e vittima di femminicidio. Sarà Monica Guerritore a fare la dedica del festival.
Domenica 9 giugno alle ore 10.00 si dialogherà di fotografia con Anna Camerlingo con il workshop La fotografia come mezzo di espressione, tra immagini e immaginazione. In collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone, CRAF – Centro di Ricerca e Catalogazione della Fotografia e Ufficio Turistico Spilimbergo. Alle ore 11.00 alla Tenuta Fernanda Cappello a Sequals verrà presentato il doc Illuminate – Monica Vitti, la donna che visse due volte alla presenza del regista Marco Spagnoli che converserà con Masolino d’Amico. Ironica, seducente, mattatrice, unica: Monica Vitti è stata una delle attrici più iconiche del cinema italiano. Alle ore 18.00 il documentario The Zone – Road to Chernobyl di Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica, presenti entrambi alla proiezione, i registi converseranno con Marco Pelosi. In collaborazione con CRAF – Centro di Ricerca e Catalogazione della Fotografia. Alessandro Tesei e Pierpaolo Mittica hanno documentato il loro ingresso nella zona di esclusione di Chernobyl, al seguito di un gruppo di paramilitari che si autodefiniscono “stalker”, filmando una delle avventure più incredibili mai documentate. Ne è uscito un racconto su una storia romantica, fatta di amicizia e di libertà, di amore per un mondo senza speranza.
Chiude il festival alle ore 21.00 al Cinema Miotto un altro omaggio a Vittorio Storaro, il suo ultimo lavoro Un Colpo di Fortuna di Woody Allen.
Oltre alla regista, gli ospiti del festival di martedì 4 giugno: Ivan Gergolet, Marco Rossitti, Luca Pallanch, Maurizio Tedesco e Steve Della Casa
La decima edizione del festival si svolgerà a Spilimbergo dall’1 al 9 giugno 2024. Monica Guerritore è la presidente della giuria.
Il direttore della fotografia vincitore di tre premi Oscar sarà celebrato alla decima edizione del Festival Le Giornate della Luce per il percorso unico che attraversa più di cinquant'anni di storia del cinema
Presentato anche il manifesto della decima edizione del Festival di Spililmbergo