‘L’attachement’: Valeria Bruni Tedeschi, preziosa amica della porta accanto

L’attrice italofrancese recita al fianco di Pio Marmaï nel toccante nuovo film di Carine Tardieu, presentato in Concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 81


VENEZIA – La missione di ognuno di noi è essere felici. Anche se a volte sembra più una missione impossibile: è così sicuramente per il povero Alex, che perde la moglie durante la nascita della loro bambina, rimanendo da solo con un figliastro seienne e con la neonata Lucille. È questo lo spunto di trama che dà il via a L’attachement, il nuovo film della regista francese Carine Tardieu, presentato in Concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 81.

Il supporto di cui il padre vedovo interpretato da Pio Marmaï ha bisogno arriva inaspettatamente dall’altra parte del pianerottolo di casa sua, dove abita la vicina Sandra, una donna più grande di lui che possiede una piccola libreria a tema femminista. Interpretata da una splendida Valeria Bruni Tedeschi, Sandra si ritrova suo malgrado a gestire un dramma che a tratti sembra insostenibile, facendosi carico del lutto di un uomo che conosce a malapena.

“L’attaccamento” a cui si fa riferimento il titolo è l’imprinting emotivo che Sandra instaura con i due bambini. Un legame che la renderà imprescindibile per questo nucleo familiare, nonostante lei in primis avesse deciso non fare figli perché non si riteneva “forte abbastanza”. In verità, Sandra, è più che forte, eroica: decidendo di condividere un dolore che poteva semplicemente ignorare, scoprirà, però, nuove inattese forme d’amore.

“Volevo raccontare la storia di una donna che rivendica un’indipendenza emotiva, le cui fondamenta vengono scosse da un incontro. – dichiara la regista Carine Tardieu – Ho voluto esplorare una storia di adozione e la forza inarrestabile dell’affetto. Di fronte alle avversità, emerge un nuovo tipo di famiglia: un legame proteiforme formato dall’unione emotiva di quattro adulti che stanno scoprendo e imparando a gestire le loro relazioni, in delicato equilibrio su una fune tenuta tesa da due bambini”.

L’autrice ha il merito di alzare sempre la posta in gioco, mettendo i personaggi continuamente alle prese con nuove sfide e impedendo allo spettatore di adagiarsi. Per quanto spinga sull’acceleratore, però, Tardieu riesce sempre a far scorrere la narrazione con insospettabile delicatezza, grazie a una serie di personaggi scritti con cura a rispetto. Al di là dei due protagonisti, ognuno dei personaggi secondari riesce a regalarci piccoli momenti di commozione, grazie principalmente a una visione della vita dolcemente ottimistica che ci fa interrogare sul concetto stesso di famiglia, sui ruoli di genere e sul valore degli affetti personali.

Il vero punto di forza di L’attachement è senza ombra di dubbio l’interpretazione di Marmaï, intenso e straziante in ogni frangente, e soprattutto quella della nostra Valeria Bruni Tedeschi, che ci regala un personaggio diverso da quelli a cui siamo abituati. Pungente e ironica come sempre, l’attrice italofrancese recita sorprendentemente in sottrazione, senza lasciarsi andare all’estro nevrotico che spesso la caratterizza. La sua Sandra è un personaggio forte e memorabile, statuario nella sua presenza scenica e toccante nel modo in cui ha cambiato in meglio la vita di una famiglia devastata, lasciandosi al contempo cambiare lei stessa.

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04 Settembre 2024

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