‘L’amore che ho’. Rosa Balistreri e la canzone popolare nel nuovo film di Licata

Intervista a Paolo Licata, Carmen Consoli e Tania Bambaci


Nel 1990, Rosa Balistreri è nota a tutto il mondo dello spettacolo, dell’arte e della politica. Ma è già alla fine della sua carriera, anche se “la cantatrice del sud” avrebbe ancora molto da dire. Il partito per cui ha militato sino a pochi anni prima l’ha esclusa, perché il modo di fare politica è cambiato. Il suo pubblico, quello che una volta invadeva le piazze, è fatto adesso di pochi nostalgici e fedeli che la seguono anche nelle piccole occasioni.
Ora Rosa è anziana, anche più dei suoi anni. Trascorre il tempo cercando stimoli nella quotidianità, ma non è facile quando hai solcato i palchi più prestigiosi ed eri un punto di riferimento per un intero movimento culturale.
Dopo tante occasioni mancate, decide di raggiungere un altro traguardo, di vitale importanza: recuperare, prima che sia troppo tardi, il rapporto con la figlia Angela, adesso quarantenne, che ha sempre visto la madre come una nemica che pensava soltanto alla carriera. Per salvare questo rapporto, Rosa è disposta a tutto, persino a vivere nella sporca e buia cantina di casa della figlia alla quale paga anche un affitto. È talmente forte la sua determinazione che decide in tal modo di “comprare” del tempo extra con la figlia, pur di avere un’altra chance per riconquistarla.
A tal fine, cerca di guadagnare i soldi che le servono andando in giro nei piccoli paesini dell’entroterra siciliano, dove il suo nome riempie ancora la bocca.
Intanto, le memorie della sua intera esistenza, i tanti momenti tragici e il ricordo delle persone che hanno giocato un ruolo chiave nella sua vita e nella sua carriera, riaffiorano. E così andiamo indietro nel tempo insieme a lei. Scoprendo pian piano alcuni passaggi salienti del suo passato.

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28 Novembre 2024

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