Il film La Scultura, scritto da Mauro John Capece e Corinna Coroneo, fa il carico di premi anche al New York City International Film Festival. Al Dolby Theatre (Oscar Theatre) di New York riporta a casa i seguenti premi: Miglior Film Internazionale; Miglior Regista (Mauro John Capece); Miglior Attrice (Corinna Coroneo).
Il Regista Mauro John Capece, pioniere nel fare cinema e nel finanziare film in modo innovativo fa cinema dal 2002 e i suoi film sono stati selezionati presso importanti rassegne nazionali e internazionali. “Il successo internazionale ai Festival de La Scultura e la sua successiva distribuzione nel mondo ci fanno capire quanto sia importante e godibile la cultura italiana, che tanto viene disprezzata in patria (e poco valorizzata) ma che all’estero è una leva importantissima. Per ora siamo riusciti a distribuire il film all’estero ma in Italia non abbiamo ancora richieste e ritengo che sia un paradosso. Speriamo di trovare una distribuzione dopo la proiezione che viene organizzata dal nostro distributore americano a Le Marché du Film del Cannes Film Festival”. Il film parla di amore, di arte calpestata, di Prostituzione e della situazione dell’Arte in Europa. La Scultura è ambientato in Italia le vicende traggono spunto da un percorso esistenziale inversamente proporzionale che i due protagonisti della vicenda, Mosè e Korinne, compiono nel momento in cui le loro vite si incrociano. Mosè è uno scultore dal grande talento che, pur essendo assorbito dalla propria arte, sperimenta ogni giorno quanto sia difficile sopravvivere da artista in Italia e sulla soglia del lastrico economico, decide di affittare una stanza della sua casa a Korinne, donna affascinante, elegante e silenziosa, che per vivere fa la “escort”.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci