Il film La Scultura, scritto da Mauro John Capece e Corinna Coroneo, fa il carico di premi anche al New York City International Film Festival. Al Dolby Theatre (Oscar Theatre) di New York riporta a casa i seguenti premi: Miglior Film Internazionale; Miglior Regista (Mauro John Capece); Miglior Attrice (Corinna Coroneo).
Il Regista Mauro John Capece, pioniere nel fare cinema e nel finanziare film in modo innovativo fa cinema dal 2002 e i suoi film sono stati selezionati presso importanti rassegne nazionali e internazionali. “Il successo internazionale ai Festival de La Scultura e la sua successiva distribuzione nel mondo ci fanno capire quanto sia importante e godibile la cultura italiana, che tanto viene disprezzata in patria (e poco valorizzata) ma che all’estero è una leva importantissima. Per ora siamo riusciti a distribuire il film all’estero ma in Italia non abbiamo ancora richieste e ritengo che sia un paradosso. Speriamo di trovare una distribuzione dopo la proiezione che viene organizzata dal nostro distributore americano a Le Marché du Film del Cannes Film Festival”. Il film parla di amore, di arte calpestata, di Prostituzione e della situazione dell’Arte in Europa. La Scultura è ambientato in Italia le vicende traggono spunto da un percorso esistenziale inversamente proporzionale che i due protagonisti della vicenda, Mosè e Korinne, compiono nel momento in cui le loro vite si incrociano. Mosè è uno scultore dal grande talento che, pur essendo assorbito dalla propria arte, sperimenta ogni giorno quanto sia difficile sopravvivere da artista in Italia e sulla soglia del lastrico economico, decide di affittare una stanza della sua casa a Korinne, donna affascinante, elegante e silenziosa, che per vivere fa la “escort”.
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