‘La Ricerca’, il doc di Petruzzellis in tour nelle sale

Tra documentario e film sperimentale, La Ricerca è un’indagine esistenziale fra arte, ecologia e progresso tecnologico


Arriva al cinema La Ricerca, il film documentario d’esordio di Giuseppe Petruzzellis, il racconto poetico e visionario del lavoro e della vita di Luigi Lineri, che da sessant’anni raccoglie e cataloga innumerevoli ciottoli dalle forme umane ed animali, simili a misteriose sculture preistoriche. La sua mastodontica collezione di sassi è oggi un’installazione artistica unica nel suo genere, veicolo di messaggi universali. Il tour in sala – accompagnato dalla presenza del regista – inizia il 20, 21 e 22 aprile da Milano dalla Cineteca Milano Arlecchino, per poi proseguire il 2 maggio a Bologna (Cinema Teatro Orione), il 6 maggio a Ferrara (Apollo Cinepark), il 7 a Modena (Sala Truffaut), il 13 a Palermo (Cinema Rouge et Noir) e il 15 maggio a Cefalù (Cinema Di Francesca). Altre date saranno presto annunciate. Il film sarà disponibile in streaming dal 15 maggio su www.laricercafilm.com.

Tra documentario e film sperimentale, La Ricerca è un’indagine esistenziale fra arte, ecologia e progresso tecnologico. Il regista ha seguito il lavoro di Lineri per otto anni, dal 2015: da questo incontro è scaturita una meraviglia senza precedenti che oggi arriva al pubblico in un racconto fiabesco, manifesto di speranza per il futuro. Il film – prodotto da Aplysia ed EiE Film, in collaborazione con Vessel e Lisa Fierro – è impreziosito dalla colonna sonora originale di Nicolás Jaar, compositore di fama mondiale.

Per ritrovare se stessi non occorre andare lontano. Guarda sotto i tuoi piedi. Cammina dentro di te”: le parole di Luigi Lineri suggeriscono la poetica dell’ installazione che ha meticolosamente assemblato tra le sue mura domestiche, a Zevio (VR). Esplorando da oltre mezzo secolo i fiumi e le montagne del veronese, Lineri, oggi 86enne, trascorre le giornate raccogliendo e catalogando sassi, provenienti dal fiume Adige e dai monti della Lessinia. Decine di migliaia di ciottoli, accuratamente raggruppati per forme, simili a manufatti dell’età della pietra. Questi oggetti sono lo strumento con il quale Lineri ci conduce in un viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca delle origini dell’umanità, tra memorie primordiali e presagi per l’avvenire. La sua è una profonda riflessione sulla condizione umana, a partire dal nostro complesso rapporto con l’ecosistema. Tra arte e tecnica, miti e simboli, Luigi Lineri omaggia le fatiche di uomini e donne che hanno vissuto l’infanzia della nostra specie, permettendoci di diventare quello che siamo.

“Mi sono immerso in un mondo fatto di sassi che prendono la forma di simboli archetipici, ho seguito la pratica artistica di Luigi, in cui sembrano riecheggiare le parole di Georges Bataille o Yuval Noah Harari, solo per citarne alcuni, – ha dichiarato il regista Giuseppe Petruzzellis – e nel costruire questo documentario si è via via delineato un secondo piano narrativo: come a voler esplodere la scena madre di 2001: Odissea nello spazio, ho esplorato l’uso allusivo ed evocativo di materiali d’archivio ricontestualizzati. Vecchie pellicole ci portano dalla preistoria verso il limite estremo dell’esplorazione umana. La corsa verso l’ignoto si fa metafora di un’insaziabile sete di conoscenza, alimentata dai soliti, irrisolvibili interrogativi. È un film che parla delle origini della sensibilità umana, della nascita dell’arte e di temi ecologici: credo che riflettere su questi argomenti possa aiutare a guardare all’umanità come un’unica grande famiglia, abbandonando odio e divisioni”.

Il film continua così il suo fortunato viaggio, in Italia e nel mondo. Dopo la première mondiale al Visions du Réel 2023 di Nyon (Svizzera), dove ha vinto il il Premio Speciale della Giuria Giovani, e con la prima italiana a Bologna al Biografilm Festival 2023, durante il quale si è aggiudicato la Menzione Speciale Hera “Nuovi Talenti”, il film ha ricevuto anche il premio al Miglior Montaggio a Documentaria (Noto, 2023), il Premio Andrea Pazienza al Premio Libero Bizzarri (San Benedetto del Tronto, 2023) e il Grand Prix al 42° Festival International du Film sur l’Art (Montréal, Canada, 2024). Il film ha anche partecipato al laboratorio di sviluppo “In Progress” del Milano Film Network, durante il quale ha ricevuto l’apporto in fase di ideazione dai mentor Michelangelo Frammartino e Leonardo Di Costanzo, e successivamente il supporto alla post produzione tramite “L’Atelier”.

La Ricerca entrerà anche nei luoghi dell’alta formazione, con la masterclass alla Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini di Ferrara il 6 maggio, e un incontro al PHILM – Centro di ricerca di filosofia e cinema dell’Università degli Studi di Verona, il prossimo 15 ottobre.

Redazione
09 Aprile 2024

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