LA PRIMAVERA DEL 2002

E’ nata appena un anno fa ma ha all’attivo già 10 produzioni. E’ la Fondazione Cinema del Presente, proposta da Francesco Maselli e inaugurata nel luglio 2001 a Genova con il film Un mondo diverso è possibile.
Domani 27 giugno, con i quotidiani “Il manifesto”, “Liberazione” e “L’Unità”, uscirà la versione vhs di La primavera del 2002. L’Italia protesta, l’Italia si ferma, prodotto da Mauro Berardi e promosso dalla Cgil.
Mette in scena la manifestazione del 23 marzo indetta dal sindacato che ha portato in piazza 3 milioni di persone e lo sciopero generale del 16 aprile in difesa dell’art.18.
Tra i registi, troppi per elencarli tutti, mostri sacri come Gillo Pontecorvo, Ettore Scola, i fratelli Taviani e giovani come Sabina Guzzanti, Andrea Porporati, Marco Puccioni e Paolo Sorrentino.
Con i propri operatori hanno girato 250 ore poi montate da Carlo Valerio.
“A Genova eravamo 33 ora siamo 49 con 54 direttori della fotografia. Registi di diverse generazioni ma tutti uniti alla battaglia della Cgil. Abbiamo realizzato questo film con uno stile lirico per valorizzare un evento solenne. Non è un documentario ma la metafora di un grande risveglio sociale”, ha detto Maselli.
Così, dopo una lunga didascalia che ricostruisce il percorso che ha portato alle due giornate di mobilitazione, spazio a 55 minuti di immagini con poche parole e tanta musica curata da Nicola Piovani: dalle nona sinfonia di Beethoven a La vita è bella.
Fanno da tappeto sonoro alle assemblee in fabbrica, al viaggio su navi, pullman e treni dei manifestanti. Poi fiumi di uomini e donne con bandiere sindacali che invadono Roma, lavoratori garantiti e precari, immigrati e no global.
Fino al minuto di silenzio in ricordo di Marco Biagi, vittima delle Br, e al discorso di Sergio Cofferati per chiudere con le fabbriche svuotate e silenziose del 16 aprile.
Cofferati, presente in sala alla visione del film, ha ringraziato i registi e, soprattutto, “gli attori ovvero i 3 milioni di manifestanti protagonisti di unno degli avvenimenti più importanti degli ultimi anni”.
In fase di montaggio anche una lunga intervista a Vittorio Foa di Marco Bellocchio che commenta la trasmissione tv della manifestazione e il film Un giorno in Palestina girato all’inizio di giugno nei territori occupati.