La nuova schiavitù dei migranti in un doc

Presentati alle Giornate degli Autori alcuni brani del film inchiesta Schiavi di Stefano Mencherini, giornalista indipendente. Il film documentario, coprodotto da Flai Cgil e Less onlus (Napoli), denuncia gli sperperi e il fallimento dell’ennesima emergenza immigrazione (Emergenza Nord Africa). Schiavi documenta come masse incredibili di persone finiscano nella rete dei nuovi schiavismi nel mondo del lavoro. Afferma il segretario nazionale Flai Cgil GIovanni Mininni: “Il film riesce a rappresentare come la condizione di schiavitù imprigioni questi uomini fin dalla loro partenza dai paesi di origine. Finiscono in Italia spesso prigionieri di una rete di caporali e cosiddetti imprenditori senza scrupoli che ne offendono la dignità e ne mortificano le condizioni di lavoro. Non è purtroppo un fenomeno che si verifica solo nelle regioni del Sud Italia ma è ormai dilagato in tutto il Paese. Questo film si intreccia perfettamente con le campagne che la Flai Cgil da anni ha lanciato per contrastare il caporalato e denunciare come spesso i lavoratori siano invisibili agli occhi della società durante il loro lavoro nelle campagne”. “Flai Cgil stima che circa il 45% del lavoro agricolo in Italia sia irregolare e che nella sola Puglia si concentrino oltre 40mila lavoratori immigrati in nero, a rischio di riduzione in schiavitù'”, aggiunge Peppino De Leonardis segretario della Flai Cgil Puglia. Anche il ministro Cecile Kyenge interviene nel documentario chiedendo tra le altre cose all’Europa collaborazione nel varare leggi meno repressive e più consone alla tutela dei diritti umani e civili dei migranti, regolari o irregolari che siano.