La lunga estate dei cormorani

Arriva in sala il 1° dicembre distribuito da Strani Film che lo produce in collaborazione con Mariposa Cinematografica I cormorani opera prima del 36enne Fabio Bobbio, già assistente alla regia e montatore de I corpi estranei di Mirko Locatelli, presentato in concorso al Festival di Roma.
Protagonisti de I cormorani sono due amici 12enni, Matteo e Samuele che trascorrono insieme le giornate estive nella provincia del Nord Italia. In completa libertà si muovono tra il fiume, il bosco, il centro commerciale, la fabbrica abbandonata, il luna park, la sagra di paese, in bicicletta per le strade di campagna. E’ un continuo vagabondare senza meta e senza scopo tra noia, gioco, scoperta, avventura ed esperienze di vita. Il tempo sembra sospeso in attesa che qualcosa di importante accada nella loro vita. Matteo e Samuele stanno crescendo non sono più bambini, il loro corpo sta cambiando, il loro ingresso nell’adolescenza è in corso mentre la vacanza si consuma.

E’ uno sguardo, quello del regista, insieme lirico e malinconico verso quel passaggio d’età. “Ho un ricordo vivo di quell’estate calda in provincia, del fiume al tramonto, delle zanzare e della festa del paese, di quei pomeriggi nel bosco in cui non sapevamo cosa fare, perché giocare era da bambini, e noi non lo eravamo più – spiega Bobbio nelle note di regia – O forse non è un ricordo, forse sono immagini che ho visto in un film, o letto in un romanzo. Ho incontrato Samuele e Matteo e ho chiesto loro di lasciarsi filmare nello spazio di un’estate, senza una vera e propria sceneggiatura, con una troupe agile, perché la realizzazione del film fosse una sorta di gioco di ruolo, un’avventura per tutti”,

I cormorani è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: “Nella sua opera di esordio, Fabio Bobbio esplora territori di confine, geografici e metaforici – recita la motivazione – Si muove sul crinale dell’incertezza e dell’inquietudine che accompagnano il passaggio dall’infanzia all’adolescenza con sguardo libero e inventivo, vero come un documentario, poetico come un romanzo di formazione”.
E proprio dal Sncci il film di Bobbio ha ricevuto il Premio della critica al Maremetraggio – ShorTS Film Festival di Trieste. Inoltre ha vinto il Premio Agpci alla miglior produzione assegnato a a Mirko Locatelli e Giuditta Tarantelli di Strani Film.