Usciti di scena, o meglio rottamati, Christian De Sica e Neri Parenti, la 31ma strenna natalizia di casa Filmauro, Un Natale stupefacente in uscita il 18 dicembre (650 copie), punta sul ricambio generazionale con protagonista la coppia comica Lillo&Greg e la regia di Volfango De Biasi, interpreti e sceneggiatore dei due precedenti cinepanettoni. Inoltre il film si sintonizza con la storia d’amore romantica e gay, con tanto di bacio casto sotto il vischio, e con il consumo innocuo e divertente di marijuana sotto forma di formaggio ‘tagliato’ con droga leggera.
Nel cast di quella che si presenta come una favola comica rivolta sia alle famiglie, cioè a quel pubblico che frequenta la sala solo in occasione di feste o appunto eventi filmici, sia agli spettatori più giovani, come gli estimatori di Lillo&Greg, troviamo volti cinematografici e anche televisivi meno sfruttati: Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi (inviato per ‘Le Iene’), Riccardo De Filippis e Francesco Montanari (Romanzo criminale e Squadra Antimafia). E per accontentare i bambini, il piccolo Niccolò Calvagna, che presto vedremo in Meraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani.
L’obiettivo per i produttori Aurelio e Luigi De Laurentiis è invertire i segnali di crisi evidenziati lo scorso anno da Colpi di fortuna – il film a episodi costruito sulle coppie Luca e Paolo. Christian De Sica e Francesco Mandelli e Lillo&Greg – che non aveva superato gli 11 milioni. Ma Un Natale stupefacente dovrà vedersela con altri concorrenti che comunque sono già in sala: il dissacrante e politicamente scorretto Ogni maledetto Natale, la commedia surreale e tragicomica Il ricco, il povero e il maggiordomo e il tradizionale prodotto vanziniano Ma tu di che segno 6?
La storia dell’ultimo prodotto Filmauro ruota intorno al piccolo Matteo che improvvisamente, nei giorni di Natale, si trova senza genitori perché arrestati, erroneamente, con l’accusa di aver coltivato la cannabis. A prendere il loro posto sono gli zii Remo e Oscar (Lillo&Greg), impegnati a dimostrare ai due assistenti sociali che il bambino può essere dato a loro in affido temporaneo. Complici la moglie separata di Remo e la nuova fiamma di Oscar, impenitente single, i due zii avranno il loro da fare.
“Ho cercato di evitare la gag avulsa dal racconto, lavorando invece sulla comicità di situazione che ho trovato adatta per questo cast – spiega il regista – Il film di Natale racconta la società e ho voluto inserire temi della cultura underground che hanno conquistato spazi di cultura pop. Così ridiamo con tenerezza dei due assistenti sociali omosessuali, nonché della cultura degli stupefacenti. E non potevano mancare i personaggi femminili rivisitati, senza i quali la commedia non ha senso”.
Aurelio De Laurentiis si dice in trepida attesa per i risultati al box office, “ogni volta mi affaccio con grande umiltà come se fosse la prima volta in sala”. E’ abituato a rinnovare il prodotto di Natale e ripercorre le varie stagioni del cinepanettone, in giro per il mondo e indietro nei secoli. “Realizzare un film a episodi è più complicato ma più riduttivo. Questa volta abbiamo preferito un film a tema unico. Puntando su Lillo&Greg che già avevamo sperimentato con successo in Colpi di fulmine e Colpi di fortuna. E’ lì che è cominciato il distacco dal passato”.
E il figlio, Luigi De Laurentiis, parla dell’obiettivo realizzato di “creare un’evoluzione di quel franchising, una volta finiti alcuni contratti” e di avere cercato un titolo del film “che avesse un doppio significato per il grande pubblico, con un occhio rivolto anche alle generazioni smartphone”.
Allora la sfida è di andare ben oltre quegli 11 milioni scarsi del 2013 e alla coppia comica Pasquale Petrolo e Claudio Gregori spetta il non facile compito di vincere la sfida. Per fortuna sulla scena non c’è Checco Zalone campione d’incassi da 50 milioni di euro. Sarà comunque interessante vedere i risultati del box office alla fine delle feste natalizie, in particolare il dato totale delle presenze in sala e la percentuale destinata al prodotto nazionale.
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