Fuggito dal ghetto di Varsavia per non finire deportato, Yoram Fridman, che al tempo era solo un bambino, è sopravvissuto per anni nei boschi campando di espedienti e lavorando occasionalmente presso delle fattorie, nascondendosi costantemente dai tedeschi e riuscendo ad arrivare vivo – perfino dopo aver perso un braccio in un grave incidente – fino alla fine della guerra.
Una storia che sembra incredibile ma invece è reale, ed è stata raccontata prima dal romanziere Uri Orlev nel libro Corri ragazzo corri e ora in un film omonimo di Pepe Danquart, in uscita con Lucky Red il 26, 27 e 28 gennaio, nel circuito The Space, come evento in occasione del Giorno della Memoria. “Sono stato a lungo in cerca di materiale che fosse emotivamente potente e ricco di significato storico da far battere il cuore solo leggendo la sceneggiatura – dice il regista – che fosse una storia straordinaria e commovente, accurata e raccontata da un punto di vista inedito. Un film meritevole di qualsiasi sforzo e qualsiasi rischio, che sarebbe rimasto nella memoria collettiva del pubblico anche dopo 20 anni. Il libro per ragazzi da cui il film è tratto è diventato un best seller in tutto il mondo. Con il film voglio far conoscere la storia di Yoram a coloro che non l’hanno ancora sentita. Gli spettatori si emozioneranno, avranno paura, saranno pieni di ammirazione, soffriranno e piangeranno con lui, come è successo a me quando ho letto il libro la prima volta. Non è un film solo per bambini o per ragazzi, è un’esperienza cinematografica per tutti, più o meno giovani. Il protagonista mostra la resistenza di un adulto, eppure a proteggerlo è proprio la sua giovane età, mentre affronta numerosi pericoli con lo spirito avventuroso che solo un bambino può avere. Il che rende ancora più orribile la tragedia dell’Olocausto”.
Danquart ha vinto nel 1994 il premio Oscar per il miglior corto, con il suo Schwarzfaher, sul tema del razzismo. Uri Orlev è considerato invece il più importante scrittore israeliano per ragazzi, già autore del capolavoro ‘L’isola in via degli Uccelli’: “La storia di ‘Corri ragazzo corri’ – racconta l’autore – l’ho sentita narrare dalla bocca stessa del protagonista. Tra i tanti bambini rimasti improvvisamente soli al mondo ce n’è sempre uno che non si lascia piegare da un destino duro e crudele, perché la forza della vita che lo anima è più forte di tutto. E a volte la realtà supera la fantasia”. Il libro, edito in Italia da Salani, ha vinto il Premio Cento nel 2003 e il Premio letterario Adei-Wizo, istituito dall’Associazione Donne Ebree d’Italia, per la sezione narrativa per ragazzi.
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