L’italiano Danilo Caputo all’Atelier di Cannes

Quindici registi da 14 paesi parteciperanno alla 12ma edizione dei meeting della Cinéfondation, volti a favorire l'emergere di nuovi talenti


L’italiano Sow the Wind di Danilo Caputo fa parte dei progetti che saranno proposti dall’Atelier della Cinefondation di Cannes, giunta alla 12ma edizione. 15 registi da 14 paesi, insieme ai rispettivi produttori, saranno invitati al festival con i loro nuovi progetti per poter incontrare potenziali partner in una serie di meeting professionali. L’Atelier è nato nel 2005 per incoraggiare le nuove generazioni: finora dei 171 progetti partecipanti, 126 sono stati realizzati e distribuiti e 18 sono attualmente in pre-produzione. Tra gli altri partecipanti a questa edizione l’argentino Santiago Mitre. Maggiori informazioni sul sito www.cinefondation.com 

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07 Marzo 2016

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Michel Hazanavicius gira ‘Redoutable’

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Golino: “Unanimità? Quasi, ma è stato faticoso”

Alla fine Valeria Golino lo dice chiaramente. "C'è stata unanimità? Quasi". E aggiunge: "Ci sono state lunghe discussioni, ma nessuna decisione è stata presa coi musi", e definisce l'esperienza appena conclusa "faticosa e memorabile". A caldo è abbastanza evidente che la giuria di George Miller ha dovuto fare un bel po' di compromessi. Due particolari rivelatori. Il doppio premio a The Salesman, il bel film di Asghar Farhadi che forse avrebbe meritato la Palma d'oro, e il premio per la regia ex aequo. I premi

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E’ Ken Loach con I, Daniel Blake il re del palmarès di Cannes 2016. Seconda Palma a dieci anni di distanza per il regista britannico, che aveva già conquistato il premio con Il vento che accarezza l'erba. “Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo – ha detto il regista alla premiazione – il cinema serva anche a dare speranza. Un altro mondo è possibile e necessario”. Fanno colore le copiose lacrime di Xavier Dolan e l'esuberanza di Houda Benyamina, vincitrice della Camera d'or. I premi


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