L’impresa di Redford, naufrago solitario in un film senza parole

All is lost al TFF in Festa mobile e poi in sala il 6 febbraio con la Uip, una nuova sfida per l'attore americano


“Credo nel valore del silenzio, al cinema e anche nella vita. Tradurlo in forma artistica permette a un attore di abitare completamente il ruolo”. E’ così che Robert Redford descrive la sua clamorosa prova recitativa in All is Lost, il film di J.C.Chandor che ha la sua anteprima italiana al TFF e che uscirà il 6 febbraio nelle sale italiane con la Uip. Un film in cui non pronuncia nemmeno una parola in un’ora e mezza di racconto (fatta eccezione per un brevissimo prologo in voce off e un paio di imprecazioni). All is Lost non ha dialoghi, non ha (quasi) musica e sullo schermo vediamo soltanto Redford, il mare e una barca alla deriva. Una sfida di sopravvivenza che diventa una sfida cinematografica notevolissima, tutta giocata sull’acqua (ma anche sott’acqua), dove quest’uomo non più giovane deve resistere alla violenza della natura perdendo progressivamente ogni appiglio e affidandosi solo alla sua tenacia.

“Una sfida così non si poteva rifiutare”, racconta il divo, fiero di essere tornato davanti alla macchina da presa dopo tanti film da regista, “Nessuno dei tantissimi cineasti indipendenti che accogliamo ogni anno al Sundance mi aveva mai chiesto di fare l’attore per lui. Ho colto la palla al balzo e accettato con entusiasmo. Anche perché fare il regista e il produttore sottopone a molte pressioni ed è bello ogni tanto recitare, spero di continuare a farlo”. Se l’ovvio riferimento letterario è Il vecchio e il mare di Hemingway, è impossibile non pensare a Vita di Pi o a Cast Away vedendo questa avventura estrema di naufragio fisico ed esistenziale. Con la differenza che in questo caso il protagonista “non ha nessuna ‘stampella’ ed è solo con se stesso”, ma resiste eroicamente a prove fisiche e psicologiche durissime, a dispetto dell’età. La sua barca a vela va alla deriva e, immerso nell’acqua fino al collo, Redford è costretto ad affrontare la tempesta, la fame, la sete. “Dopo tanti film da regista volevo donarmi completamente al regista. E J.C. aveva una visione forte di questo racconto e una grande padronanza della sua storia”, ha spiegato Redford, divo impegnato, classe 1937, che ha fatto scuola con le sue scelte indipendenti, la creazione del Sundance Film Festival e la vita lontana dalle omologazioni hollywoodiane. Dice che “questo film è l’opposto di quello che si vive oggi. C’è solo il mare, una barca e un uomo e può essere percepito come in contrasto con tutto il rumore che si fa oggi nel mio Paese”.

Anche il regista nelle interviste evoca il valore metaforico del suo All is Lost: “Da un certo punto di vista questa storia riflette la società. Non era la mia motivazione principale, ma in effetti, mentre la generazione di Robert e dei miei genitori ha vissuto la crescita economica, la mia è nata all’epoca della crisi del petrolio. Perciò la mia è la generazione più giovane che osserva quella precedente prepararsi a lasciare il pianeta”. Per J.C. Chandor la sfida era anche quella di mettere Robert Redford in “una situazione strana, anormale. E’ come se gli avessimo tolto la voce e allontanato dai ruoli per cui è ricordato”. E lui, che in All is Lost affronta calmo ogni avversità, ribatte: “Il silenzio obbliga ad avere totale fiducia nel regista e a vivere pienamente il ruolo. Mi ha costretto a essere libero, a ignorare ciò che mi circondava, eccetto il mare e la barca. Avevo tale fiducia che ho potuto lasciarmi andare”.

28 Novembre 2013

TFF 2013

TFF 2013

Torino Film Festival 2014 dal 21 al 29 novembre

Le date decise dai vertici del Museo Nazionale del Cinema e dalla Direzione del Festival, d'intesa con la Regione Piemonte, la Città di Torino e la Provincia di Torino

TFF 2013

Il TFF a Roma per tre giorni

Da oggi al 4 dicembre i cinema Alcazar, Greenwich e Nuovo Sacher ospiteranno una selezione di dieci titoli

TFF 2013

TFF: + 31% incassi e +18% spettatori

La 31esima edizione del Torino Film Festival si è chiusa con un incasso complessivo di 267mila euro e 92mila presenze in sala

TFF 2013

Del Brocco: “Il pubblico ha capito la leggerezza di Pif”

L'ad di Rai Cinema commenta il premio del pubblico andato a La mafia uccide solo d'estate al TFF


Ultimi aggiornamenti