Un mammuth scontroso e solitario, di poche parole, un bradipo gran chiacchierone e pasticcione, una tigre dai denti affilati feroce ma non troppo, tre animali tra loro molto diversi ma con lo stesso cuore tenero, pronti tutt’insieme a salvare un cucciolo d’uomo nella Terra preistorica e glaciale di 20mila anni fa. Manfred, Sid e Diego sono i protagonisti del cartoon digitale L’era glaciale, prodotto e distribuito dalla Twentieth Century Fox, nelle sale il 24 aprile prossimo, per la regia di Chris Wedge, vincitore nel 1999 di un Oscar come migliore cortometraggio animato con Bunny.
Nell’edizione originale a dare voce ai nostri tre eroi, simbolo di un mondo in cui le differenze dovrebbero convivere in armonia e in pace, sono tre attori americani conosciuti al grande pubblico: Ray Romano/Manfred e Denis Leary/Diego sono i protagonisti di due serie brillanti televisive, per CBS e ABC, campioni d’ascolti, mentre John Leguizamo/Sid è apprezzato attore sui palcoscenici di Broadway, oltre che interprete di Moulin Rouge.
Per l’edizione italiana de L’era glaciale la Twentieth Century Fox ha voluto tre voci significative e di talento come Leo Gullotta, Claudio Bisio e Pino Insegno, affidando la direzione del doppiaggio a Marco Guadagno.
“L’era glaciale è un cartoon moderno, elegante, non tradizionale nel disegno e nella storia – sottolinea Gullotta/ Manfred il mammuth – con tre voci per il mammuth, il bradipo e la tigre non stereotipate, più vicine all’umano che all’animale immaginato. Durante il doppiaggio abbiamo ricercato fedelmente le stesse tonalità presenti nell’edizione americana”.
Per Bisio/Sid il bradipo si tratta della seconda prova nel doppiaggio: “Mi piacciono i personaggi estremi come la talpa Moliére di Atlantis. L’impero perduto che è stata una prima esperienza meno impegnativa. All’inizio mi sono detto “vado tranquillo”, il bradipo in fondo è un animale che dorme sempre e invece… ho visto il film una sola volta e ho poi trovato il tono giusto, la “zeppa” dopo una settimana”.
Dopo aver doppiato Kate & Leopold e Il signore degli anelli Pino Insegno/Diego la tigre è tornato al doppiaggio dei cartoon: “E’ quasi più impegnativo rispetto al doppiaggio tradizionale dove comunque hai dalla tua l’intensità e l’anima dell’attore”.
Che cosa amate di questo catoon? Per Bisio è “un film trasversale che piacerà a ragazzi e adulti, perché è più che politically correct. Amo lo sguardo, gli occhi di questi animali così intensi e profondi”. “Sì, ha ragione Claudio c’è un’accurata ricerca nel disegno, i personaggi sono molto espressivi. Il mio mammuth – spiega Gullotta – è cavernoso ma ha un cuore d’oro”. Per Insegno “è un film eroico come Quella sporca dozzina“.
Ma chi è il doppiatore? Per Gullotta “Fare il doppiatore nella mia carriera di attore mi ha consentito agli inizi di resistere, ma è anche un allenamento utilissimo, ma difficile. Al di là del talento occorre incamerare una tecnica”. Insegno opta per una risposta ironica: “Preferisco dire che Brad Pitt mi ha prestato il corpo invece che gli ho prestato la voce”.
E a margine della conferenza stampa Osvaldo De Santis, dirigente della 20th Fox ricorda come il successo del film americano in Italia sia merito soprattutto del doppiaggio che non è traduzione, ma un adattamento quasi una riscrittura del film.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk