Con alcune proiezioni speciali e delle simboliche “sedie vuote per la giuria”, il mondo del cinema europeo sta dimostrando la propria solidarietà nei confronti della situazione del regista ucraino Oleg Sentsov. Quattro mesi fa il regista, che era stato coinvolto nelle proteste a favore di Euro Maidan a Kiev e si era opposto all’annessione della Crimea da parte della Russia, è stato arrestato dal Federal Security Service della Federazione Russa (FSB) nella sua casa di Simferopol e trasferito in una prigione di Mosca dove è tutt’ora detenuto in attesa di giudizio per “aver commesso crimini di natura terroristica”. Il Festival del Film di Donostia/San Sebastian in Spagna ha annunciato che includerà Sentsov nella giuria principale lasciando simbolicamente una sedia vuota, per riportare l’attenzione sul suo caso. La manifestazione spagnola è l’ultima in ordine di tempo ad unirsi alla campagna di solidarietà lanciata dall’European Film Academy.
“Tutte queste attività”, scrive la produttrice di Sentsov, Olga Zhurzhenko, in una lettera indirizzata all’EFA, “sono fondamentali per tenere viva l’attenzione internazionale su questo caso e crediamo siano indispensabili per sostenere gli sforzi dei suoi legali affinché la causa non venga dimenticata dall’opinione pubblica sia a Mosca che all’estero”. Per iniziativa del Consiglio direttivo dell’European Film Academy, un gruppo di illustri registi europei tra cui Pedro Almodóvar, Roberto Benigni, Aki Kaurismäki, Mike Leigh, Bertrand Tavernier, Andrzej Wajda e Wim Wenders, ha firmato una lettera indirizzata alle autorità russe esprimendo preoccupazione e chiedendo ulteriori indagini e un trattamento imparziale per il regista ucraino. Nel frattempo, il Pubblico Ministero della Federazione Russa ha risposto: “A partire dalle prove raccolte, O.G. Sentsov è stato accusato di aver commesso crimini di natura terroristica”. In cosa consistano queste prove rimane poco chiaro non solo per l’opinione pubblica ma anche per lo stesso Oleg Sentsov e i suoi avvocati, rendendo molto difficile la preparazione di una difesa efficace. Oleg Sentsov dovrà restare in prigione fino all’11 ottobre, data in cui avrà luogo il processo. Nel frattempo, è stato presentato un ricorso alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo riguardo l’arresto del regista, la sua detenzione in attesa del processo e i maltrattamenti subiti, oltre alla richiesta di un provvedimento temporaneo che consenta l’accesso al fascicolo che lo riguarda. A sostegno di Oleg Sentsov, l’European Film Academy ha aperto una raccolta fondi per coprire le spese legali e dare un sostegno economico alla sua famiglia.
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