Il 21 luglio è uscito negli Stati Uniti Dunkirk, l’attesissimo nuovo film di Christopher Nolan, nterpretato da un cast corale che comprende Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, James D’Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance e Tom Hardy, che racconta il cosiddetto “miracolo di Dunkerque”, operazione di evacuazione navale su larga scala delle forze Alleate che ebbe luogo dal 27 maggio al 4 giugno 1940, dopo che le truppe inglesi del assieme alle forze franco-belghe erano state tagliate fuori e circondate dalle unità corazzate tedesche giunte sulle coste della Manica a seguito del riuscito sfondamento del fronte sulla Mosa.
Qualche giorno prima si è tenuta un’anteprima internazionale a Londra, con tanto di junket e proiezione a cui ha partecipato anche una parte di stampa italiana. Come sempre accade in occasione dell’uscita di un grande film, gli uffici stampa chiedono di rispettare un embargo, che in quel caso è scaduto il 18 luglio. La critica, sia sulle piattaforme social che sulle testate ufficiali, sembra essere unanime: il film è un capolavoro. In Italia, per una scelta distributiva forse un po’ retrò che tenta di andare incontro alle abitudini degli italiani che tendono ad andare poco al cinema durante il periodo estivo, uscirà il 31 agosto, mentre il resto del mondo si è sostanzialmente adeguato all’uscita statunitense. I giornalisti italiani rimasti a casa hanno comprensibilmente richiesto a gran voce un’anteprima anche per loro, perché nel mondo frenetico del 2.0 arrivare con un mese di ritardo significa, sostanzialmente, non essere letti, dato che tutti hanno avuto modo di farsi un’idea e magari anche già di vedere il film sfruttando mezzi leciti – basta un semplice viaggio oltreconfine, magari associato a una vacanza – o illeciti.
E l’anteprima è arrivata, per il giubilo collettivo. Gli entusiasmi si sono però subito freddati quando ci si è resi conto della politica degli embarghi applicata al film per l’uscita italiana. Due giorni per i commenti social e i pezzi di colore – poco male, anche se molti hanno comprensibilmente considerato insensata questa richiesta, dato che, appunto, diversi colleghi italiani avevano già avuto modo di esprimere la propria opinioni sui profili personali seguendo l’embargo breve dell’anteprima londinese – e il 21 agosto per le recensioni vere e proprie.
Si è scatenata un po’ di maretta e un po’ di polemica, parzialmente mitigata dalla buona riuscita del film anche in terra italica, dato che tutti si sono trovati concordi nel giudizio (positivo) di questa asciuttissima pellicola (solo 106 minuti, una rarità per il regista che di solito tende a sforare le due ore) che sebbene mantenga un’ambientazione guerresca si struttura più come un thriller, con tre storie dislocate su vari piani temporali (una tecnica già usata in Westworld, il serial tv HBO scritto proprio dal fratello dell’autore di Batman Begins) che si intrecciano nel finale: alcuni soldati in fuga, dei piloti nello spazio aereo, un marinaio chiamato a dare supporto.
Un’altra consolazione arriva da Venezia: nel giorno che precede l’avvio della 74ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il 28 Agosto Warner Bros. Pictures presenterà un’esclusiva anteprima italiana del film, all’aria aperta. Con la collaborazione del Comune di Venezia, nella suggestiva cornice dell’Arsenale, Warner Bros. Pictures darà vita ad un evento spettacolare, in cui i tre elementi chiave del film – Terra, Aria e Acqua – saranno i protagonisti di un’esperienza unica. Non è proprio come vederlo in IMAX – come Nolan lo ha immaginato – ma comunque un’esperienza da non perdere per i frequentatori del Lido.
Si è conclusa con gli interventi di Umberto Galimberti e Vincenzo Vitiello l’edizione 2017 di Lido Philo. La sala piena in cui talvolta si sono dovute aggiungere sedie per gli spettatori, è una conferma dell’interesse che il pubblico della Mostra di Venezia mantiene per occasioni di dibattito culturale critico
Doppio appuntamento con l’animazione in sala questo weekend, che vede in programma Cars 3, tradizionale cartoon Pixar per bambini in CGI, ma anche Gatta Cenerentola, versione futuristica e adulta della novella raccolta da Basile, che ha incantato la Mostra di Venezia
Il ministro della cultura israeliana Miri Regev ha protestato per non essere stata invitata alla cerimonia degli 'Ophir', gli Oscar dello Stato ebraico in seguito al suo attacco contro il film Foxtrot di Samuel Maoz
La rassegna propone nella Capitale una selezione di titoli provenienti delle varie sezioni di Venezia 74, in versione originale con sottotitoli in italiano. Oltre 40 titoli nelle 11 sale coinvolte, interessando i quartieri Prati (Adriano, Eden, Giulio Cesare), Trastevere (Nuovo Sacher, Intrastevere), Pinciano (Barberini, Savoy, Mignon), il centro storico (Farnese, Quattro Fontane) e Testaccio (Greenwich)