Alla Biblioteca “Luigi Chiarini” del Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma è conservata una sceneggiatura dattiloscritta del 1964 intitolata Le ultime cento ore, attribuita a Stanley Kubrick, della quale non esiste traccia in nessuna monografia, filmografia, studio.
Si tratta di una copia di deposito legale catalogata nei primi anni ’90. Il primo a sollevare dei dubbi sull’autenticità del copione fu Tullio Kezich nel 1999 sollevando un gran polverone sulla stampa nazionale, quello che venne definito il “giallo Kubrick” rimase irrisolto fino ad oggi.
Grazie alla sua passione, uno studioso kubrickiano, Filippo Ulivieri, non si è accontentato di come la questione fosse stata accantonata e ha svolto accurate e approfondite indagini. Sono state ricostruite le vicende e individuati gli autori, finalmente Filippo Ulivieri ha reso noto il resoconto e come sono stati risolti i relativi misteri del “giallo Kubrick”.
Il regista australiano, è noto per il suo debutto nel lungometraggio con il musical 'The Greatest Showman'
Recente la scoperta delle origini della madre, Rosa Nespeca, che avrebbe trascorso la sua giovinezza nel Piceno. In corso i tentativi di invitare Zemeckis nelle Marche
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Made in Italy presso il multisala Votiv Kino insieme alla casa di distribuzione austriaca Filmladen e l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, con il contributo del Ministero della Cultura
Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita per l'assenza del celebre cineasta alla proiezione di gala organizzata dall'American Film Institute