Dopo essere stato aspramente criticato per il discorso pronunciato agli Oscar, Jonathan Glazer ha preso parte alla raccolta fondi a favore di Medical Aid for Palestinians, iniziata ufficialmente martedì 2 aprile. Il regista e il produttore de La zona d’interesse James Wilson hanno donato sette poster autografati del film Under the skin, a quanto pare tra gli articoli più richiesti dell’asta con un’offerta attuale di 3.450 euro. L’asta ha già raggiunto oltre 60mila dollari per la causa.
“Siamo commossi oltre ogni immaginazione nel presentare le donazioni di Jonathan Glazer e dei suoi colleghi per il film più impegnativo del nostro tempo, La zona d’interesse“, hanno dichiarato gli organizzatori dell’asta sul sito ufficiale. Glazer non è l’unico nome importante ad aver preso parte all’iniziativa. Tra le donazioni infatti anche articoli o esperienze messe in palio da Ramy Youssef, Ken Loach, Tilda Swinton e Rebecca Hall.
In occasione del ritiro del premio Oscar al miglior film internazionale, Glazer aveva invitato a vedere la disumanizzazione del passato, protagonista del suo lungometraggio sulla tragedia dell’Olocausto, ma anche del presente, facendo direttamente riferimento al conflitto in corso in Medio Oriente. “In questo momento, siamo qui come uomini che rifiutano la strumentalizzazione della loro ebraicità e dell’Olocausto da parte di un’occupazione, che ha portato al conflitto per così tante persone innocenti – che si tratti delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza – tutte le vittime di questa disumanizzazione. Come possiamo opporre resistenza?”. Oltre 1000 personalità di Hollywood avevano allora firmato una lettera aperta per opporsi alle parole del regista, considerate ingiuste.
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