Joker e Pinocchio i film d’essai più visti

Nel 2019 cinema d’autore ha portato in sala 20.297.226 spettatori, per un incasso pari a 129.802.118 euro. Rispetto all’intero mercato, ciò si traduce in un’incidenza del 21,81% sulle presenze totali


Film di qualità e cinema d’essai: sembrerebbe un connubio perfetto. I cinema d’essai, infatti, sono le strutture che possono garantire gli incassi migliori ai film d’autore, ma possono essere anche i luoghi dove proporre al pubblico più attento e curioso una selezione dei più recenti documentari che affrontano temi d’attualità e spaccati sociali, analisi di costume e tracce di memoria, anche artistica, della cultura italiana e non solo. Cominciamo dai numeri, con i dati forniti da Cinetel, presentati questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essai, nel corso della quale è stata inoltre presentata l’iniziativa Racconti Italiani, giunta alla V edizione, selezione dei migliori documentari di nuova produzione che saranno proiettati nel corso del 2020 nelle sale associate della Fice.

Il risultato che spicca è questo: nel 2019 (tra il 1º  gennaio e il 31 dicembre) il cinema d’autore, grazie ai film con la “qualifica d’essai” stabilita dal Mibact (http://www.cinema.beniculturali.it/filmEssai/0/80/film-d-essai/), ha portato in sala – prendendo in esame esclusivamente i film di prima programmazione – 20.297.226 spettatori, per un incasso pari a 129.802.118 euro. Rispetto all’intero mercato, ciò si traduce in un’incidenza del 21,81% sulle presenze totali e del 21,33% sull’incasso complessivo. Le presenze totali, invece, sono state 93.065.511 per un incasso di 608.481.311 euro.

Diciamo subito che il film d’autore più visto nel 2019 è stato Joker (29,3 M€ d’incasso e 4,1 milioni di spettatori), quello italiano Pinocchio (11 M€ d’incasso e 1,6 milioni di spettatori). La quota di mercato per il cinema d’autore rappresentata dall’Italia (incluse le coproduzioni) supera il 30% (32,59% per le presenze e 32,14% per gli incassi), mentre quella degli Stati Uniti si assesta al 52,16% (presenze) e al 53,39% (incassi). Nello specifico, i film italiani hanno incassato oltre 41,7 milioni di euro e fatto registrare 6,6 milioni di spettatori, quelli statunitensi 69,3 milioni di euro e 10,5 milioni di spettatori, I film francesi (film più visto, Il viaggio di Yao di Philippe Godeau con un incasso di 721.590€) hanno registrato il 3,61% per le presenze e il 3.24% per l’incasso, quelli della Gran Bretagna (film più visto Stanlio e Ollio di Jon S. Baird, con un incasso di 2,16 M€) rispettivamente il 3,27% e il 3,34%, per la Spagna, infine, 2,76% e 2,84%, con Dolor y Gloria di Pedro Almodovar come film più visto con un incasso di 3,25 M€. Considerando la “top 20 italiana” (incluse le coproduzioni), questi i risultati, in ordine decrescente: Pinocchio, Il traditore, L’ufficiale e la spia, Mio fratello rincorre i dinosauri, Tutto il mio folle amore, Momenti di trascurabile felicità, Domani è un altro giorno, Martin Eden, Il signor diavolo, Suspiria, Il campione, Io, Leonardo, L’uomo che comprò la luna, I Villeggianti, Aquile randagie, 5 è il numero perfetto, Vivere, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Genitori quasi perfetti, C’è tempo.

Questi risultati sono stati presentati dal presidente della Fice, Domenico Dinoia, che così ha commentato: “Se ci sono i film, il pubblico per il cinema d’autore c’è e i cinema d’essai giocano un ruolo decisivo per la conoscenza del ‘cinema di qualità’. Questi dati sono indicatori confortanti di una domanda di film più ‘difficili’ e di un pubblico che (r)esiste tutto da coltivare, ma bisogna potenziare l’offerta dei cinema nei centri urbani”. E a questo proposito, aggiunge:”Sono ancora molte le città e le aree urbane sprovviste di cinema e su questo si dovrebbero maggiormente soffermare gli interventi pubblici, statali e locali”.

Non solo dati, dicevamo. Nel corso dell’appuntamento, è stata anche presentata la V edizione di Racconti Italiani, l’iniziativa della FICE che propone negli oltre 400 schermi associati una selezione dei migliori documentari di ultima produzione, tanto nella programmazione ordinaria quanto in uscite-evento. “Otto le opere in programma, riunite sotto il comune denominatore della qualità. Una selezione eterogenea che ha lo scopo di trasportare lo spettatore in un viaggio intorno al mondo e alle sue mille sfaccettature, per raccontare storie di vita quotidiana in situazioni fuori del comune, percorsi di vita, ritratti degli adulti di domani, di riscatto e appartenenza”: così Domenico Dinoia ha presentato gli otto titoli, con Mario Mazzetti e Maurizio di Rienzo, insieme ad alcuni autori e produttori dei film selezionati. Sono otto declinazioni del “cinema del reale”: Cercando Valentina di Giancarlo Soldi, presente con la produttrice Stefania Casini (“ siamo partiti dalle Giornate degli autori, ora, dall’inizio di marzo – con anteprima il 12 febbraio al cinema Farnese a Roma – cominceremo il viaggio in Italia con questa storia firmata da Guido Crepax, che è una rivoluzione estetica e dei costumi trasposta in un fumetto che è arte, design, cinema e moda”); Marco Polo di Duccio Chiarini: una storia ambientata nel quartiere dell’Isolotto a Firenze che affronta le sfide della realtà scolastica; Mother Fortress di Maria Luisa Forenza (“ ho voluto tradurre in cinema la storia di madre Agnes, che con la sua comunità internazionale di monache e monaci, affronta gli efffetti della guerra in Siria, nel monastero ai piedi di montagne dove si nasconde l’Isis. L’avventura nelle sale parte il 10 febbraio”); Santa subito di Alessandro Piva, vincitore della Festa di Roma: è la ricostruzione della breve vita di Santa Scorese, attivista cattolica barese che per anni ha subito le morbose attenzioni di uno sconosciuto molestatore, senza mettere in discussione il suo cammino spirituale, fino al tragico epilogo; Scherza con i fanti di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà: viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia e canto per la pace che attraversa più di cento anni; Se c’è un aldilà sono fottuto di Simone Isola e Fausto Trombetta: vita e cinema di Claudio Caligari; Shelter – addio all’eden di Enrico Masi, distribuito da Istituto Luce Cinecittà: è la storia di Pepsi, militante transessuale nata nel Sud delle Filippine in un’isola di fede musulmana, che vive l’odissea dell’accoglienza in Europa; Sono innamorato di Pippa Bacca di Simone Manetti, dall’8 marzo nelle sale Fice: una performance per la pace, questo era l’intento di Silvia e Pippa, due artiste che nel 2008, vestite da sposa, intendevano attraversare in autostop paesi sconvolti dalla guerra. Un’avventura interrotta tragicamente…

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31 Gennaio 2020

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