Oltre cinquanta film in programma, tra cui sedici anteprime nazionali e un’anteprima mondiale, provenienti da ventidue Paesi: questi sono alcuni dei numeri della quinta edizione del festival Job Film Days, diretto da Annalisa Lantermo. La manifestazione, che si svolgerà a Torino dal 1° al 6 ottobre, è interamente dedicata al tema del lavoro e dei diritti. L’evento è stato presentato questa mattina al Polo del ‘900, mentre la maggior parte delle proiezioni si terrà al Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema, suddivise tra concorsi e iniziative organizzate in collaborazione con i partner.
Il festival verrà inaugurato ufficialmente con la proiezione del film The Story of Souleymane di Boris Lojkine, premiato per il miglior attore e con il premio della giuria nella sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2024. Il film racconta la storia di Souleymane, un giovane guineano che lavora come rider a Parigi e che, in dieci giorni, deve affrontare il colloquio per la richiesta d’asilo e ottenere i documenti necessari.
“La bicicletta tornerà molto durante il festival – ha spiegato Lantermo – abbiamo in programma diversi film sul lavoro dei raider, anche fuori concorso”.
Chiuderà il festival Without Air di Katalin Moldovai. La pellicola sarà proiettata dopo le premiazioni finali.
Tra i film in programma ci sono quindici produzioni italiane, mentre la Francia è rappresentata da quattordici film, di cui due coproduzioni. Oltre al Cinema Massimo, il festival si svolgerà anche in altri luoghi torinesi come il Centrale Arthouse, il Polo del ‘900, la Film Commission Torino Piemonte, il Cinema Teatro Monterosa, il Cinema Romano, l’Associazione Culturale Comala e il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. Sono previste anche attività presso Rai Teche, il Politecnico, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Università di Torino a Palazzo Nuovo.
Tra gli eventi di maggior rilievo ci sarà la proiezione delle prime due puntate di Otto ore non sono un giorno, un film per la TV di Rainer Werner Fassbinder, realizzato tra il 1972 e il 1973, che racconta le vicende di una famiglia operaia intrecciate con quelle della fabbrica e dei proprietari. L’opera è stata restaurata nel 2017. In collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, gli episodi successivi saranno proiettati al Cinema Massimo nel corso del mese di ottobre.
Ad anticipare il calendario delle proiezioni, il 26 settembre si terrà un convegno nazionale al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino dal titolo “La sicurezza sul lavoro in Italia: una questione di salute pubblica”.