”E’ una bella sensazione tenere in mano un Oscar”, dice James Ivory in sala stampa dopo aver vinto la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale per Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino, ispirato al romanzo di André Aciman, che era candidato a ben quattro premi. L’89enne regista (è nato il 7 giugno 1928) è il più anziano vincitore di un Oscar.
Così racconta il percorso del film: “Ho amato l’idea di fare un film in Italia. Per me si trattava di raccontare una storia che aveva una rilevanza anche personale. Con Luca Guadagnino abbiamo avuto poi molti incontri per discutere del copione. E’ stato davvero bello lavorare con lui e alcune delle sue idee sono entrate nella sceneggiatura. Insomma una gran bella collaborazione avvenuta anche a Crema, dove lui vive e dove non ero mai stato”.
Ivory ha poi sottolineato il valore universale di questa storia d’amore gay: “Tutti noi abbiamo vissuto una storia d’amore importante che è finita male e alla quale comunque siamo sopravvissuti. E’ una situazione universale. E’ la storia del primo amore e di come ti fa sentire e di come ti lascia. Tutti possiamo identificarci in essa”.
Ivory ha anche dichiarato che scrivere una storia di un giovane amore a una età così avanzata “è stata un’esperienza che mi ha fatto ringiovanire”.
La sua sceneggiatura aveva già vinto molti premi fra quelli che precedono la serata degli Oscar: WGA, BAFTA, Critics’ Choice e USC Awards.
Andando indietro nel tempo, sono tanti i premi e le candidature collezionati dal regista americano: Camera con vista è stato candidato ad otto premi Oscar nel 1986 e ha vinto anche due David di Donatello per il miglior film straniero e per il miglior regista. Maurice ha vinto il Leone d’argento per la regia alla Mostra di Venezia oltre ai premi per la colonna sonora (Richard Robbins) e per il migliore attore, (ex aequo per James Wilby e Hugh Grant). Mr. & Mrs. Bridge ha ottenuto una nomination all’Oscar per la migliore attrice (Joanne Woodward). Casa Howard, tratto dal celebre romanzo di Edward Morgan Forster, ha ottenuto nove candidature agli Oscar vincendo quello per la migliore attrice protagonista (Emma Thompson), la migliore sceneggiatura non originale (Ruth Prawer Jhabvala), e le scenografie (Luciana Arrighi e Ian Whittaker). Quel che resta del giorno, ispirato al bestseller di Kazuo Ishiguro, interpretato da Anthony Hopkins e Emma Thompson, ha ottenuto otto nomination all’Oscar ed è stato scelto come Film dell’Anno dalla British Film Critics Society. Nel 1995 la Directors Guild of America ha assegnato a James Ivory il prestigioso Premio alla Carriera D.W. Griffith.
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