Compie 60 anni uno dei personaggi cinematografici più iconici e longevi di sempre. Era, infatti, il 5 ottobre 1962 quando usciva nel Regno Unito un film di spionaggio a basso budget con protagonista un certo Sean Connery. Il titolo era Dr. No, conosciuto in Italia come 007 – Licenza di uccidere, citazione diretta del romanzo di Ian Fleming da cui il film era tratto. È in quella pellicola che, per la prima volta, il pubblico ha sentito la celebre frase: “Il mio nome è Bond, James Bond”.
Il successo del film fu insospettabilmente clamoroso: costato 1 milione ne incassò 16, dando il via a una serie cinematografica che continua ancora oggi, 60 anni, 25 film e 6 James Bond dopo. Connery interpretò il ruolo che lo rese una star per altri sei film, con una breve passaggio di testimone a George Lazenby nel 1967, ma dal 1973, con il primo film con protagonista Roger Moore, Vivi e lascia morire, il personaggio divenne una vera e propria maschera che si scambiarono nel corso degli anni diversi interpreti. Dopo i sette film di Moore, fu il turno di Timothy Dalton, Pierce Brosnan e, infine, Daniel Craig, il protagonista degli ultimi cinque, apprezzatissimi, capitoli della saga.
L’agente 007 di Craig è stato una vera e propria boccata d’aria fresca per destino della serie. Dopo un paio di decenni di crisi, infatti, il personaggio riuscì a reinterpretare gli ormai stantii cliché in una forma più matura e adatta ai tempi. I monologhi dei super cattivi, le splendide Bond Girls, i gadget futuristici, le Aston Martin truccate, i costosissimi orologi, le scene d’azione al cardiopalma, il Vodka Martini “agitato, non mescolato”: sono tutti elementi immancabili nell’immaginario di 007, che negli ultimi film hanno ritrovato una coerenza estetica e formale.
Soprattutto grazie a questa rinascita, portata anche dal lavoro di registi come Sam Mendes e Cary Fukunaga, il futuro di James Bond sembra più florido che mai. È dall’uscita dell’ultimo No Time to Die, che si discute su chi sarà il settimo attore a interpretare il personaggio. Dopo varie indiscrezioni, ultimate con la recente dichiarazione del produttore Michael G. Wilson, si sta delineando il profilo di un attore che potrà essere di qualsiasi etnia ma rigorosamente uomo e sopra i trent’anni. Il toto nomi impazza e l’annuncio è attesissimo da parte di milioni di fan in tutto il mondo. Chi sarà l’attore che prenderà l’eredità sessantennale di James Bond? Solo il tempo saprà dircelo. Una risorsa che di certo non manca all’immortale spia con la “licenza di uccidere”.
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