ITALIA-UNGHERIA

“Ci rivedremo presto a Budapest per la firma entro il 31 gennaio di un protocollo d’intesa”. Così Aurelio De Laurentiis, presidente dell’Unione nazionale produttori film, ha concluso l’incontro bilaterale tra le rappresentanze produttive di Italia e Ungheria, tenutosi oggi a Roma presso la sede dell’Anica, in coincidenza con la rassegna del cinema ungherese al cinema Nuovo Olimpia di Roma, dal 12 al 23 settembre.
“I problemi produttivi dell’Ungheria sono quelli di un paese in via di sviluppo e con non più di 10 milioni di abitanti, ed è evidente che le produzioni di film a livello locale non siano remunerative. Noi consideriamo questa nazione un paese complementare e tra noi e voi ci deve essere un reciproco vantaggio – ha spiegato De Laurentiis – Occorre coinvolgere il mondo delle sale, dell’home video e della televisione in modo che le coproduzioni realizzate ogni anno, essendo ritenute film magiari, consentano ai produttori ungheresi di guadagnare. Gli investimenti li facciamo noi sul piano finanziario, entrambi invece, noi e voi, sul piano economico con accordi di convenienza. Non chiediamo ai produttori ungheresi di mettere dei soldi, ma di guadagnarci in modo che gli italiani dispongano di un listino prezzi politicamente concordato con le diverse componenti di un film”.
Luciano Sovena, vicepresidente dei produttori ha ricordato come negli ultimi tempi siano aumentate le coproduzioni italoungheresi – Nobel (2000) di Fabio Carpi, Il consiglio d’Egitto (2001) di Emidio Greco, e la recente Rua Alguem 5555 My Father di Egidio Eronico – perché in Ungheria, rispetto ad altri paesi dell’Est, c’è più professionalità, anche se i costi sono più elevati.
All’incontro oltre a rappresentanti della Focus Film, Tivoli Film, Filmart, Produkts Art erano presenti Grazia Volpi, Alessandro Verdecchi, Andrea De Liberato, Agnese Fontana, Leo Pescarolo, Sandra Sunseri in rappresentanza della Titanus.