La platea interessata dal Decreto Ristori 1, all’esame del Senato, è di circa 390mila imprese che occupano oltre 1,5 milioni di addetti: è la stima fornita dall’Istat nella memoria depositata in commissione al Senato, sulla base dei dati dell’Archivio statistico 2018. Tra i 53 Ateco interessati (ma l’Istat ne considera 45 oggetto di una indagine di maggio) 15 sono quelli che soffrono di più e nei quali “più della metà delle imprese non ha registrato fatturato tra marzo e aprile 2020″: tra le altre attività (discoteche e sale da ballo, parchi di divertimento, stabilimenti termali, servizi di catering per eventi, guide e accompagnatori turistici, palestre) anche le attività di proiezione cinematografica, attività nel campo della recitazione e rappresentazioni artistiche”.
Negli altri settori “prevale una forte riduzione del fatturato, con valori superiori alla media nazionale in quasi tutte le realtà produttive. La quota più elevata è registrata nell’ambito del trasporto con taxi o mediante noleggio, centri per il benessere fisico, gelaterie e pasticcerie, attività sportive, teatri e sale da concerto, bar, noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli e ristorazione. Tra le 490mila imprese quelle “con dipendenti sono 234mila e occupano poco meno di 1,1 milioni di lavoratori alle dipendenze”.
Le riprese di Furiosa sono state interrotte dopo che il regista George Miller è risultato positivo al Covid. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, al momento Miller si trova in isolamento nella sua casa a Sydney, in Australia. I lavori non riprenderanno prima del 15 agosto
Il decreto legge pubblicato il 16 giugno conferma il venir meno dell’obbligo di indossare la mascherina nei cinema e nei teatri. “Finalmente si torna a fruire lo spettacolo del grande schermo in libertà e sicurezza” è il commento a caldo di Mario Lorini, presidente ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema)
“L’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica ritiene molto grave la decisione del Governo di prorogare l’obbligo dell’uso di mascherine FFP2 nella sale cinematografiche italiane fino al 15 giugno”: è ciò che si legge nella dichiarazione del presidente dell’Unione Editori e Distributori Anica Luigi Lonigro
L’ANEC, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, in una nota prende posizione sulle anticipazioni che trapelano sulle misure che saranno varate nel pomeriggio