“Il Cinema Ritrovato è la nostra memoria, è la celebrazione del passato, la fiducia nel presente e la certezza del futuro del cinema”. Così Isabelle Huppert ha salutato il pubblico di Piazza Maggiore nella serata conclusiva della 35/a edizione del festival Il Cinema Ritrovato a Bologna. Un mosaico di capolavori, 426 film in otto giorni (2.600 accreditati da 20 paesi, pur in un anno così difficile), composto ancora una volta dalla Cineteca. E proprio così ha definito il festival Isabelle Huppert, “un viaggio nel tempo che ci permette di vedere film di tutte le epoche, di tutti i continenti, dal 1901 ai giorni nostri, dall’Asia all’America latina, passando per l’Europa e l’Africa. Un festival che incoraggia la curiosità, durante il quale scopriamo capolavori della storia del cinema e opere sconosciute che qui iniziano la loro nuova vita”.
Il grande schermo di Piazza Maggiore, cuore del Cinema Ritrovato, ha impressionato l’attrice francese: “Qual è il primo ricordo che ogni spettatore del Cinema Ritrovato porta con sé? La magia delle serate in Piazza Maggiore, uno spazio pubblico, creato secoli fa, che offre ai nostri sguardi film meravigliosi, che ci permette di godere tutti assieme di uno spettacolo, ridendo o commovendoci come se centinaia di persone che non si conoscono tra loro avessero una voce sola”. E con l’invito di Isabelle Huppert a “scalare il K2”, sono apparse sullo schermo le immagini girate dal cine-operatore Mario Fantin nel 1954, sulla vetta prima di allora inaccessibile di quella montagna, ora restaurate e restituite al pubblico, che ha salutato ‘Il Cinema Ritrovato’ in attesa di un nuovo viaggio nel 2022.
Venerdì 23 luglio, al festival Il Cinema Ritrovato, il regista porta il restauro del suo film La cosa del 1990, film sulla crisi della sinistra italiana dopo la caduta del Muro di Berlino e la svolta della Bolognina. E nel pomeriggio, le immagini del 1921 con la nascita del PCI
Isabella Rossellini presenterà il restauro di Francesco Giullare di Dio e incontrerà Alice Rohrwacher per parlare di cinema in campagna con i due corti Green Porn e Omelia contadina che saranno proiettati in Piazza Maggiore il 20 luglio per inaugurare il Festival. E Nanni Moretti è ospite con il restauro del suo La cosa
L’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna eseguirà quest’anno una nuova partitura, che si intreccerà alle parti parlate, composta da Timothy Brock per il capolavoro diretto da Carl Theodor Dreyer nel 1931, Vampyr